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Dalla sua natura e in conformità con il piano universale fluisce su di lui un fiume di influenze che escono dal suo passato, che costringono le sue azioni e i suoi pensieri a prendere una certa direzione. Egli potrebbe pensare che sta seguendo tale direzione in modo libero ed indipendente. Nella sua incapacità di vedere quanto sia limitata la sua attuale libertà si trovano le sue illusioni più sottili.
6.9.4.18Spesso non è facile – ma prima lo fa, prima la sua mente diverrà meno risentita e più tranquilla – riconoscere che questo avvenimento, questa posizione o questa persona fanno parte del suo destino, che la sua sola libertà in questo caso è solo morale. Egli può selezionare il suo atteggiamento mentale.
6.9.4.23La sua risposta morale nei confronti di un avvenimento, e anche il suo atteggiamento mentale, e la sua sopportazione emotiva, sono in gran parte liberi. Inoltre è in questo reame che sono disponibili importanti possibilità di ulteriore crescita spirituale o di indurimento materialistico. Egli può rinnovare la sua forza interiore o ricadere nella debolezza dei sensi.
6.9.4.24Circondato com’è da retaggi non solo della sua storia personale ma anche di quella della società, sarebbe futile parlare di avere completa libertà di scelta. Ma sarebbe anche un errore di pensiero e di condotta comportarsi come se non avesse alcuna libertà di scelta. Una misura di questa esiste, poiché nella maggioranza delle situazioni, se non in tutte, egli si trova sempre di fronte ad almeno due linee di scelta – una superiore ed una inferiore.
6.9.4.28Un’unica decisione potrebbe plasmare interamente i prossimi cinquant’anni del futuro di un giovane.
6.9.4.29Le circostanze in cui si trova e gli eventi che gli succedono non sono di più per un uomo di quanto pensa o agisce al riguardo. Poichè la sua reazione e il suo atteggiamento molto spesso sono più sotto il suo controllo di quanto potrebbero esserlo.
6.9.4.30Nessun uomo ha una libera volontà se è schiavo di cose o colpito da eventi al di fuori di lui. Ha quella volontà solo quando è interiormente distaccato da essi.
6.9.4.58La Libertà di per sé non è una cosa né buona né cattiva: il modo in cui viene usata, se in modo saggio o spericolato, determinerà il suo valore.
6.9.4.68Se richiedi la libertà devi accettare la responsabilità che l’accompagna. Questa non è soltanto una legge umana e sociale, ma anche legge karmica e divina.
6.9.4.72L’uomo spirituale veramente determinato ha più poteri di libera volontà degli altri – poteri di forgiare la propria vita e di contrastare il suo karma e di creare buon karma per eliminare un karma negativo esistente o incombente.
6.9.4.81Chi possiede totale indipendenza? Chi ha tutta la libertà che vuole? Chi è in grado di fare liberamente le proprie scelte, scevro dalle sue circostanze, dalla pressione sociale, dagli eventi o dall’ereditarietà? La risposta, naturalmente, è nessuno. Ma quando qualcuno comincia a controllare i propri pensieri, a diventare padrone di se stesso, comincia a controllare il proprio destino.
6.9.4.88Il destino di un’intera vita potrebbe essere impostato da un solo errore, esso stesso la conseguenza di passione o emozione non governate.
6.9.4.90Il Fato gli consegna le opportunità e le difficoltà: quel che ne fa una è sua scelta, per cui è lui responsabile.
6.9.4.92Persuaso dal piacere in alcune incarnazioni e guidato dal dolore in altre l’uomo impara lentamente ad usare correttamente le sue facoltà ed i suoi poteri.
6.9.4.94C'è una strada migliore e più breve per ottenere una saggezza pratica. Ciò che l'uomo ordinario raggiunge dopo i molteplici eventi di tanti lunghi anni l'uomo saggio lo raggiunge più rapidamente attraverso l'intuizione e la riflessione.
6.9.4.98Dov'è il libero arbitrio di un uomo? egli è libero di scegliere se vorrà conformarsi all'andamento dell'Idea-Mondo, se obbedirà o non obbedirà alle leggi superiori.
6.9.4.114In questo insegnamento non c'è spazio per un fatalismo senza speranza. Il destino può essere alterato. Viene reso più piacevole grazie alle nostre buone azioni e più sopportabile per le nostre decisioni sagge, più doloroso per causa delle nostre cattive azioni e più insopportabile per causa delle nostre decisioni più stolte.
6.9.4.117,Se non possiamo evitare le circostanze, esse possono essere modificate. Se non possono essere modificate, possono essere viste con un atteggiamento mentale modificato.
6.9.4.118L’uomo che vince è colui che ha caricato i suoi dadi con invincibile ottimismo, con inesauribile sforzo e con pensiero creativo.
6.9.4.119Poiché il dono della creatività appartiene a tutti noi ed è utilizzabile in tutti gli ambiti della vita di un uomo, egli può fare molto per plasmare quella vita se utilizza la sua forza e si attiene alla sua determinazione.
6.9.4.121La vita viene presentata a ciascun individuo come modello fornito da un potere superiore – chiamiamolo karma, o Dio, destino o divinità. Egli potrebbe essere in grado di inserire i dettagli più piccoli, ma lo schema principale è preordinato. La libertà che crede di avere è illusoria. Ma dove nemmeno lo sospetta egli ha la libertà, e quello è il suo sé superiore, il suo Io supremo.
6.9.4.134E’ scritto che l’uomo debba crescere nella coscienza della sua essenza divina, e tramite questa in una gioiosa cooperazione con Dio e in una partecipazione deliberata con l’Idea-Mondo di Dio.
6.9.4.136,Nessun uomo è veramente e pienamente libero poiché tutti gli uomini stanno potando avanti l’Idea-Mondo. La sensazione che egli normalmente ha secondo cui egli sta agendo grazie al suo potere e facendo le proprie scelte è dovuta alla sua ignoranza.
6.9.4.137L’atteggiamento di un uomo nei confronti del libero arbitrio cambia dopo che egli si è arreso all’Io supremo. Deve cambiare, perché da quel momento egli deve essere fedele non ai desideri dell’ego ma alle ingiunzioni dell’Io supremo. Se i due coincidono tutto va bene per lui ed è gradevole. Se non è così, se egli obbedisce al suo Sé superiore come deve, allora non si può più dire che egli abbia totale libertà di scelta. Ma non si può dire neanche il contrario. Perché l’Io supremo è dentro di lui, non fuori, non è qualcosa di alieno e separato; è veramente lui stesso, al suo livello migliore e più elevato...
6.9.4.140,Alla fine l'unica libertà che abbiamo è di conformarci all'ordine dell'universo ed essere ciò che abbiamo l'opportunità di essere, e cioè di muoverci verso l'alto, di trascendere questo piccolo io, e scoprire la grandezza nascosta dell'Io supremo.
6.9.4.142... Sono conswcio della verità, poichè sono stato sollevato come un infante dalle ansietà per il futuro, dai pentimenti per il passato. Nel sé spirituale io sento una vita senza tempo: respiro l'aria calma dell'Eterno. Mi sento al sicuro e non mi potrei preoccupare nemmeno se lo volessi...
6.9.4.144,Gesù aveva la passione di esortare ogni uomo a vivere le proprie più alte possibilità. L’uomo che vive ad un livello più basso del suo massimo non sta effettuando la propria funzione nella vita. Tale atteggiamento di Gesù era in diretto contrasto con il diffuso fatalismo degli Orientali.
6.9.4.147L’infinita saggezza del Mondo-Mente è al di là del mondo e regola il suo corso, che non viene lasciato agli accadimenti del caso.
6.9.4.152...L’io è circondato da verità e bontà. Perché non tendere la mano fuori di sé, in alto verso l’Io supremo?
6.9.4.159,
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