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...Coloro che comprendono in maniera corretta il principio del karma, che non lo interpretano come un fato indipendente ed esterno ma lo percepiscono come una potenza originariamente posta in moto dalle nostre azioni, comprendono altresì il ruolo significativo svolto dalla sofferenza nella vita degli uomini. E' educativo piuttosto che retributivo...
6.9.3.1,La legge del taglione potrebbe essere meglio definita la legge del riflesso. Perché qualsiasi azione è riportata indietro a chi la fa, ogni pensiero è riportato indietro alla sua fonte, riflesso come un immenso specchio cosmico...
6.9.3.15,Se la vita è una commedia posta sul palcoscenico di questo pianeta perché noi (e altri) possiamo recitarvi, allora il karma sono il pubblico, il testimone del tutto.
6.9.3.18Giustamente viene insegnato che si ottiene un equilibrio tra i due tipi di karma di una persona, in modo da mitigare o addirittura superare quello negativo, ma nello stesso modo può essere ridotto o perfino deviato quello positivo.
6.9.3.19La vittoria della natura spirituale nell’uomo è preordinata ed inevitabile, ma l’ora della vittoria non la conosce nessuno.
6.9.3.23Le nostre azioni sbagliate producono dolore, non solo agli altri ma principalmente a noi stessi. Le nostre buone azioni producono un contraccolpo di buona sorte. Non possiamo sfuggire dall’operare di questa legge sottile di responsabilità morale...
6.9.3.29,Il Karma, poiché è fatto dalla volontà umana, è sottoposto alla modificazione umana. Il Fato, che è decretato da un potere superiore, non lo è. Il fatto generico della morte è un esempio di fato, e da questo punto di vista quanto dice il poeta James Shirley: “Non esiste armatura contro il Fato” è vero. Ma il fatto specifico della morte, il suo momento e modo, possono essere alterati.
6.9.3.31... Le buone e le cattive qualità del tuo carattere, lo sviluppo o mancanza di sviluppo delle tue capacità, e le decisioni prese di corsa o con la ragione sono le vere determinanti della tua vita...
6.9.3.32,Ogni uomo in realtà è sempre sotto processo. La vita stessa è il suo giudice, attraverso l’opera del karma, l’ignoranza o la saggezza dei suoi consimili, la voce della sua coscienza, e le capacità o le incapacità della sua personalità.
6.9.3.42L’zione che completa un pensiero gli viene ributtata addosso dalla Natura sotto forma di Karma. In questa visione egli porta la sua propria responsabilità per se stesso. Egli non può ridarla indietro a qualsiasi istituzione, come una chiesa, o ad un altro essere umano come un guru o un salvatore.
6.9.3.49Egli dovrà prevedere le conseguenze non solo di un’azione, ma anche di un atteggiamento o di un modo di vedere.
6.9.3.52Egli potrà prendere in giro se stesso o gli altri, ma non può ingannare il potere del karma. Di fronte ad esso egli deve erigersi a responsabile per le sue azioni e ricevere gli effetti dovuti a queste ultime. Non esiste altra strada da seguire.
6.9.3.53TColoro che non imparano dalla corretta riflessione circa le loro esperienze dovranno imparare dai calci impartiti dal nuovo karma che generano.
6.9.3.54L’uomo che immagina di poter passare per la sua vita e gestire i propri affari in modo indipendente da presunte leggi superiori sta seguendo un’illusione. Da qualche parte o ad un certo momento il suo risveglio sarà inevitabile.
6.9.3.59Una vita che non sia diretta verso uno scopo superiore, una mente che è totalmente disinteressata a diventare partecipe della coscienza dell'Io supremo – questi fallimenti marchieranno silenziosamente un uomo, sia durante la sua permanenza nel corpo che nella sua esistenza post-mortem.
6.9.3.60Gli uomini agiscono nel proprio interesse; ma a causa dell'ignoranza delle leggi superiori, specialmente quelle del karma, potrebbero agire contro quell'interesse.
6.9.3.61E’ in larga parte dovuto a loro che porta gli uomini a soffrire il proprio karma. Ma questa non è una buona ragione per cui dovremmo metterci da parte e lasciarli al proprio destino.
6.9.3.63Raramente siamo giusti nei confronti del fato. Quando gli eventi non capitano nel modo in cui vorremmo, allora rifiutiamo di accettare l'idea che è colpa nostra, per cui diamo la colpa al destino avverso. Ma se poi avvengono in modo favorevole, allora ci prendiamo il merito di averli fatti avverare!
6.9.3.70Troppa gente prega di essere liberata dalle conseguenze dei propri errori o debolezze, troppi pochi cercano di liberarsi da soli da quegli errori. Se si ottiene risposta alle preghiere del gruppo più vasto, rimangono pur sempre le debolezze e le stesse conseguenze sono destinate a ritornare. Se hanno successo gli sforzi del gruppo più piccolo essi saranno liberati per sempre.
6.9.3.72Tutti debbono sentire e agire e parlare. Ma non tutti percepiscono le conseguenze, vicine o remote, veloci o lente, di queste operazioni. Chiunque scelga una meta sbagliata o un desiderio indegno deve sopportare le conseguenze della sua scelta. In ogni cattiva azione giace nascosto il doloroso contraccolpo. Il processo è cumulativo. Ogni azione ne partorisce una nuova nella stessa direzione discendente. Ogni dipartita da ciò che è giusto rende il ritorno più difficile.
6.9.3.76Se gli uomini sapessero che la legge della compensazione è operativa quanto la legge del loro paese, indubbiamente farebbero più attenzione.
6.9.3.84La gente dovrebbe essere avvertita del fatto che causa ed effetto regnano nel campo morale esattamente come in quello scientifico. Dovrebbero essere educati sin da piccoli a includere questo principio nei loro calcoli. Dovrebbero essere resi responsabili per mettere in atto delle cause che portano a sofferenza o attirano guai o conducano alla frustrazione.
6.9.3.85Quando gli uomini giungeranno a comprendere che la legge della compensazione non è meno reale della legge di gravità, ne trarranno immenso beneficio.
6.9.3.86I peccati di omissione sono importanti quanto quelli di opere dal punto di vista karmico. Ciò che avremmo dovuto fare ma che non abbiamo fatto conta come fattore karmico.
6.9.3.89Colui che scopre le verità morali e le rivela ai suoi compagni ottenebrati non è solo il loro educatore, ma anche il loro benefattore. Perché salva coloro che lo ascoltano da molto dolore evitabile.
6.9.3.92Quando un uomo prende a cuore la legge delle conseguenze non potrà più volontariamente o consapevolmente ferire un altro uomo. E ciò principalmente perché non vorrà ferire se stesso.
6.9.3.94Quando ci imbeviamo totalmente di questa grande verità, quando umilmente ci rendiamo conto che tutta la vita umana è sotto l’influenza della legge delle conseguenze cominciamo a fare di necessità virtù.
6.9.3.96Quando lo si considera dal punto di vista karmico a lunga distanza, ognuno di noi crea il proprio mondo e atmosfera. Per cui abbiamo soltanto noi stessi da ringraziare o da rimproverare per in nostro benessere o la nostra miseria. Bisogna inoltre ricordare che l’attuale uso corretto o incorretto della libera volontà è di decidere ora le condizioni e circostanze delle vite a venire.
6.9.3.97E' assurdo trattare l'idea del karma come se fosse qualche assurda fantasia orientale. Si tratta semplicemente della legge che rende ogni uomo responsabile delle proprie azioni e lo pone in condizione di dover accettare i risultati che ne conseguono. Potremmo definirla la legge dell'auto-responsabilità...
6.9.3.98,Potrà l’Occidente mai ammettere la nozione di karma nella propria mente? Io mi sento di assicurare che lo farà. Questo è dovuto al fatto che dovrà ammettere l’idea di una rinascita, la quale, una volta accettata, introduce il karma come sua gemella.
6.9.3.102Gli uomini lamentano il loro infelice passato, e soffrono perché non possono disfarlo; ma si dimenticano di disfare l’infelice futuro che sono occupati a tessere.
6.9.3.106Fin quando gli uomini amano solo l’effimero e si perdono in esso continueranno a soffrire a causa di quella parte di dolori che è evitabile. Questo fu uno degli elementi principali del messaggio di Budda duemila e cinquecento anni fa, ed è ancora vero oggi come allora.
6.9.3.109Nessuno riuscirà ad estinguere il karma solo perché intellettualmente egli nega la sua esistenza…
6.9.3.111,C’è una necessità di molta più bhakti, soprattutto durante la meditazione, per una bramosia più intensa e più calda di sentire la sacra presenza. In realtà si tratta di una necessità di scendere dal semplice conoscere con la testa ad un conoscere e sentire col cuore.
6.9.3.112,Ciò che ci costringe ad agire in un certo modo è in parte dovuto alla spinta dell’ambiente e in parte alle suggestioni del nostro passato. A volte è più forte l’uno, a volte l’altro. Ma la radice del problema giace nella nostra mente. Coltivarli in maniera corretta ci libera in grande parte da entrambi queste compulsioni.
6.9.3.140Se vuoi cambiare il tuo karma, comincia col cambiare il tuo atteggiamento: in primo luogo nei confronti degli eventi esterni, delle persone, delle cose; e poi nei confronti di te stesso.
6.9.3.141Il karma prodotto durante le nascite passate è come uno sparo dalla pistola: non possiamo richiamarlo e dobbiamo soffrirne le conseguenze. Ma non appena ci siamo arresi al nostro Precettore Spirituale egli guida la nostra mano e ci impedisce dallo sparare ancora del karma negativo.
6.9.3.146,Anche se il karma è collegato con ciò che un uomo di fatto fa, esso si costruisce anche su ciò che egli pensa costantemente o sente fortemente.
6.9.3.147Quando un uomo scopre che non ha il potere di cambiare una certa condizione, egli potrebbe meglio sopportarlo nell’aver fede nel fatto che tutte le cose e tutte le condizioni sono in ultima analisi ordinate dalla Mente Universale, e che alla fine riusciranno al meglio.
6.9.3.153L’uomo che riesce a vivere senza guai e miserie deve ancora essere trovato, ma l’uomo che riesce a vivere senza preoccupazioni per essi può essere trovato dovunque si trovi la filosofia.
6.9.3.156“Allora vedrà che l’ego non è il suo vero sé, e che il male e l’errore che esso produce sono le cause evitabili di evitabili angosce.”
6.9.3.159Nella costruzione del nostro futuro possono aversi risultati disparati provenienti dal carattere miscellaneo e disparato dei pensieri, sentimenti e desideri che abbiamo abitualmente. Quindi i nostri timori possono contribuire nel far succedere ciò che non desideriamo. Qui troviamo un chiaro vantaggio nelle affermazioni positive e decisioni chiare nel nostro atteggiamento nei confronti del futuro.
6.9.3.165Controllando la nostra vita di pensiero, tenendo fuori ciò che è negativo e coltivando le idee positive, pieni di fiducia nelle leggi superiori, in realtà diamo inizio a processi che eventualmente portano al miglioramento della nostra vita esteriore.
6.9.3.169Egli deve utilizzare la sua ragione combinata con l’intuizione, cioè l’intelligenza, per distinguere l’opera del karma nella trama di alcuni degli eventi esterni della sua vita.
6.9.3.171La vita è in buona parte ciò che ne facciamo attraverso il nostro modo di pensarla. E quindi quanto è importante rimuovere l’errore e porre al suo posto la verità! Quanto sarebbe diversa la nostra sorte se riconoscessimo tale necessità e agissimo sempre di conseguenza!
6.9.3.173Il tuo karma accelera; tutto viene accelerato fino ad un certo punto. E’ necessario per un periodo di portare più rapidamente dei progressi, forzando all’attività diverse parti della mente e della personalità. Pensa a quanto è stato compiuto da quando hai intrapreso questi studi. Guardati indietro a quel che era il tuo stato mentale prima di allora.
6.9.3.177Solo quando egli vede che è lui stesso la prima causa dei propri problemi, e che gli altri non sono stati altro che la causa secondaria, riesce a vedere correttamente.
6.9.3.178Perfino una deliberata inazione non sfugge alla formazione di conseguenze karmiche. Essa contiene una decisione nascosta a non agire, ed è quindi una forma di azione!
6.9.3.181Forze provenienti dal suo passato di reincarnazioni affiorano e lo sospingono verso certe decisioni, azioni, atteggiamenti.
6.9.3.184Il Giorno del Giudizio non è solo dall’altra parte della tomba. Potrebbe trovarsi qui, da questa parte, ed ora, in questo mese.
6.9.3.189In tutta la storia vediamo degli uomini che infliggono sofferenze ad altri uomini. Ciò mostra la loro ignoranza riguardo alle leggi superiori, poiché attraverso i loro peccati si puniscono da soli.
6.9.3.194Alla fine – a volte anche molto prima – il karma raggiunge l’uomo, non è sempre tutto doloroso; queste parole non dovrebbero riempirlo di cattivi presentimenti. Poiché il bene che ha insegnato e fatto porta anche dei buoni risultati.
6.9.3.200La rete del karma si stringe attorno ad un uomo quando le vite aumentano con il passare dei secoli o si assottiglia via via che l’ego si distacca sempre di più.
6.9.3.203Gli eventi e gli ambienti vengono attirati dall'uomo in parte secondo quanto egli è e fa (karma individuale) in parte secondo quello di cui ha bisogno e cerca (evoluzione) e in parte secondo quanto la società, razza, nazione di cui è membro ha bisogno, cerca e fa (karma collettivo).
6.9.3.210L’opera del karma dalle vite precedenti è in evidenza principalmente al momento della nascita e durante l’infanzia e l’adolescenza. L’opera del karma maturato nella vita attuale è massimamente in evidenza dopo che è stata raggiunto il vigore della maturità.
6.9.3.213Noi invitiamo il futuro attraverso le nostre aspirazioni. Otteniamo le conseguenze del nostro pensiero, del nostro sentire e del nostro fare. La Natura non ha favoritismi ma ci da’ ciò che meritiamo.
6.9.3.214I peccati dell’uomo sono il risultato delle limitazioni della sua esperienza, facoltà e conoscenza.
6.9.3.215La mancanza del fare la giusta azione in una certa situazione potrebbe essere un peccato karmico, anche se molto meno del fare un’azione sbagliata.
6.9.3.216,Quando alla fine egli verrà chiamato a rendicontare dal karma, egli sarà giudicato non dai certificati di carattere che gli altri gli hanno conferito, buoni o cattivi, ma dalle motivazioni sentite nel suo cuore, gli atteggiamenti nella sua mente e dai fatti portati avanti dalle sue mani.
6.9.3.220Una situazione matrimoniale gravosa potrebbe totalmente cambiare per il meglio, oppure un secondo matrimonio potrebbe rivelarsi più felice , se c’è un sufficiente miglioramento nel pensiero da avere ripercussioni sul karma in gioco.
6.9.3.226Un egoismo indurito è un investimento che non paga. Poiché significa che nel momento della necessità non ci sarà nessuno che verrà in aiuto; nell’ora dell’angoscia, nessuno che consola. Ciò che diamo riceviamo in cambio.
6.9.3.228Il Karma si esprime attraverso eventi che potrebbero sembrare accidentali. Ma lo sono solo in superficie.
6.9.3.231L’errore morale che porta un uomo a credere che egli possa costruire la propria felicità sulla miseria degli altri può essere infranto solo con la conoscenza della verità del karma.
6.9.3.232Il non agire al momento giusto e nel modo giusto può portarsi appresso le proprie conseguenze karmiche.
6.9.3.239Se lo richiede la sua necessità evolutiva egli sarà tormentato dai problemi per renderlo meno attaccato al mondo, o dalle malattie per renderlo meno attaccato al proprio corpo. Qui non è tanto questione di accogliere un destino che si è meritato, quanto di soddisfare quella necessità. Le due cose normalmente coincidono, ma non necessariamente o non sempre. Né è cosa che accade all’uomo ordinario, quanto all’uomo che segue una via di ricerca, in quanto quest’ultimo ha chiesto o pregato per uno sviluppo più veloce.
6.9.3.247La legge è inflessibile ma elastica: adatta la punizione al grado evolutivo dell’uomo. Il peccatore che sa di più, e che pecca con maggiore consapevolezza di quel che fa, deve soffrire di più.
6.9.3.251Scopo della vita non è rendere la gente felice o infelice. E’ cercare di far loro comprendere. La loro felicità o infelicità sono prodotti derivati dal loro aver compreso o non aver compreso.
6.9.3.260La moderna lotta per l’esistenza non è niente di nuovo. E’ lo stesso cielo e lo stesso mondo dei tempi preistorici. Le scene sono state modificate solo nei dettagli; gli attori, uomini e donne, rimangono gli stessi ma ora hanno maggiore esperienza. Una lotta incessante è sempre stata il destino della razza umana.
6.9.3.261Io credo nell’amore, non nell’odio come forza motivante per la riforma. Allo stesso momento vedo il karma al lavoro, che punisce gli egoisti e i senza cuore. Sfortunatamente il dolore è uno dei suoi principali strumenti di evoluzione e in particolar modo laddove la gente non imparerà tramite l’intuizione, la ragione e i profeti spirituali.
6.9.3.267,Anche compiendo il proprio scopo il karma non può non adempiere ad uno scopo diverso e maggiore; ci porta ciò che è essenziale per il nostro sviluppo.
6.9.3.270Quando giustizia viene fatta ad una persona per le ingiurie causate agli altri, quando le sue azioni sbagliate finiscono in sofferenze per lui stesso, può cominciare a imparare questa verità – che solo il Bene è in grado di trionfare.
6.9.3.276L’intero destino di un uomo potrebbe essere appeso ad un solo evento, una decisione, una circostanza. Quell’unica singola causa potrebbe essere significativa per tutti gli anni a venire.
6.9.3.288Alcuni eventi nel futuro sono inevitabili, o perché conseguono dalle azioni degli uomini che non riescono ad emendare il carattere o migliorare le capacità o approfondire la conoscenza, oppure perché sorgono dall’andamento basilare dell’Idea-Mondo e le leggi che essa stabilisce per governare la vita fisica.
6.9.3.294Noi andiamo incontro alle esperienze che ci sono state destinate, visto che ci sono stati consegnati degli ordini sigillati all’inizio della nostra incarnazione.
6.9.3.314La ruota della vita continua a girare attraverso i diversi tipi di esperienza e noi vi siamo infelicemente legati. Ma quando finalmente raggiungiamo la comprensione di quanto sta accadendo e il potere su di esso, siamo resi liberi.
6.9.3.324Il destino può portarli insieme per lo scopo della nascita spirituale del più giovane di loro, li potrebbe confrontare in modo tale che il più anziano possa passare la sua visione di vita e comprensione allargata all’altro.
6.9.3.331Non invidiare coloro che hanno buona fortuna. Gli dei hanno consegnato loro una porzione di karma positivo, ma quando questo sarà esaurito essi saranno spogliati di molte cose, eccetto i loro possessi spirituali interiori.
6.9.3.337Che il nostro destino mortale sia fatto di circostanze o avvenimenti benvenuti o sgraditi è una certezza. Non esiste essere umano il cui andamento non sia a scacchi, solo che u quadrati bianchi e neri sono in numero disuguale, e la loro proporzione differisce da una persona all’altra…
6.9.3.343,Le nostre vite son come un gioco ad incastro; noi raccogliamo le nostre tessere dalla forma strana e poi un giorno vediamo l’immagine.
6.9.3.348Ognuno di noi vive in un certo momento storico e occupa un certo luogo (o luoghi) durante quel periodo. Perché Qui ed Ora? Guardiamo alla legge delle conseguenze per la risposta, la legge che connette una vita sulla terra con quelle precedenti.
6.9.3.367Le circostanze o le altre persone potrebbero contribuire ma non saranno mai pienamente responsabili dei fallimenti o delle sventure di un uomo. Se egli guarda dentro di sé troverà sempre le cause ultime lì.
6.9.3.381Egli potrebbe essere predestinato a vivere in certi ambienti, ma il modo in cui egli permette a questi ultimi di avere effetti su di lui non è predestinato.
6.9.3.385Il karma è attivo nel destino di grandi e potenti nazioni come lo è nel destino di poveri uomini insignificanti.
6.9.3.386In un modo abbastanza grezzo, e dopo che sono maturati sufficienti periodi di tempo, le condizioni esterne di un uomo da una certa prospettiva terranno il passo con il suo sviluppo interiore.
6.9.3.387Le persone che uno incontra, gli eventi che affronta, i posti che visita possono essere di grande importanza, ma alla fine sono meno importanti del pensiero che uno ha di essi.
6.9.3.388Poiché la Mente dietro alla vita dell'Universo è infinitamente saggia, c'è sempre un motivo per quel che ci accade. Quindi sarebbe meglio non prendersela con gli eventi avversi ma piuttosto cercare di scoprire perchè accadono. Potrebbe essere di consolazione dare la colpa ad altri per questi eventi, ma non sarebbe utile. Se guardiamo dentro di noi per scoprire le cause, facciamo il primo passo per portare l'avversità alla sua fine; se invece cerchiamo al di fuori, potremmo prolungarla inutilmente.
6.9.3.391Alla fine tutti sono una grande famiglia. Questo è quanto insegna la riflessione sulle esperienze. Quando uno riflette sulla Verità eventualmente imparerà che, come per l’Io supremo, tutti sono una stessa identità, come le braccia e le gambe di un unico corpo. Il risultato di ciò è che dovrà considerare il benessere degli altri nello stesso modo in cui considera il proprio.
6.9.3.395,Lo studio della ricompensa (karma) rivela che l’umanità deve pagare non solo per ciò che hanno fatto in modo sbagliato ma anche per quello che non hanno fatto…
6.9.3.402,Una lezione fondamentale delle mie osservazioni a livello mondiale è che Eraclito aveva perfettamente ragione quando scrisse: “L’indole dell’uomo è il suo destino”.
6.9.3.407Una mente creativa ed originale può intraprendere del lavoro a proprio beneficio o profitto. Se egli lo intraprende per il beneficio degli altri ottiene merito karmico. Naturalmente ci si riferisce a lavoro utile, che valga la pena.
6.9.3.409Anche se è vero che molta parte del tanto decantato libero arbitrio dell’uomo è abbastanza illusorio, è anche vero che la maggior parte degli eventi della sua vita, che in seguito sembrano talmente predeterminati, sono formati inevitabilmente dal tipo di carattere morale e di capacità mentale che egli possiede. Essi non sono né semplicemente accidentali né totalmente arbitrari. Scelta e reazione, atteggiamento e decisioni dipendono alla fine dal suo assetto psicologico e influenzano il corso degli eventi in un certo modo. “Il carattere è il fato” – questa è la più semplice affermazione della più grande verità. Dov’è la libertà per l’uomo, quando l’ereditarietà e la storia e lo stato della sua famiglia e della sua razza gli preordinano talmente tanti dei suoi fattori fisici?
6.9.3.426La Filosofia è d’accordo che il karma può essere cambiato, modificato o contrastato per la maggior parte, ma ci sono certi limiti oltre ai quali non si può andare.
6.9.3.454,Per quanto si possa cercare nel futuro non ci avviciniamo per niente alla pace reale, mentre cercando con fede ed obbedendo all’Io supremo gradualmente porta luce e vita immortali.
6.9.3.473Noi tutti dobbiamo affrontare le conseguenze delle nostre azioni passate. Questo è ineluttabile. Ma naturalmente ci sono buone azioni e cattive azioni. Possiamo, fino ad un certo punto, compensare le conseguenze introducendo delle contro-forze attraverso delle nuove azioni; ma quanto questo possa valere cambierà da persona a persona; Colui che ha sapienza e potenza,che è in grado di praticare una profonda meditazione e controllare il proprio carattere avrà necessariamente maggiori ripercussioni su quelle conseguenze di qualcuno che ne è privo.
6.9.3.499Il Karma da’ all’uomo ciò che in larga parte ha fatto per se stesso; non gli da’ ciò che preferisce: ma è possibile a volte che le due cose coincidano. Se egli è in parte l’autore dei suoi guai, nel contempo egli tira a sé attraverso il suo potere mentale la sua buona fortuna.
6.9.3.500Cos’ha l’uomo se non una libertà parziale? Tutti gli uomini devono ricevere il risultato delle passate azioni, anche se quelli saggi e disciplinati possono controbilanciarlo fino ad un certo punto tramite nuove azioni.
6.9.3.515Il Karma è parte di lui, ed egli non può sfuggirgli. Ma così come egli può apportare dei cambiamenti su di sé, così ci sarà un eco corrispondente nel Karma.
6.9.3.516Il karma non cancella totalmente la libertà ma la limita. Se i risultati attuali di vecchie cause creano dei muri intorno a lui, attraverso un carattere migliore e un’intelligenza accresciuta possono essere iniziate nuove cause ed ottenuti altri risultati.
6.9.3.531Se la sua scelta tra strade differenti fosse stata diversa certamente anche la sua vita sarebbe stata diversa. Ma il suo potere di scelta era veramente libero come poteva sembrare?
7.9.3.541Ciò che ritarda l’espressione del pensiero dinamico di un essere nei cambiamenti del suo ambiente o nelle alterazioni della sua personalità è il peso del suo karma passato. Ma si tratta solo di un ritardo; se egli tiene alta la pressione della sua concentrazione e volontà i suoi sforzi dovranno necessariamente mostrare i loro frutti.
6.9.3.544La legge delle conseguenze è immutabile e non capricciosa, ma i suoi effetti a volte possono venire modificati o addirittura neutralizzati introducendo nuove cause sotto forma di pensieri e azioni di senso contrario. Naturalmente, questo a sua volta comporta un brusco cambiamento nella direzione del corso della vita. Questo cambiamento noi lo chiamiamo pentimento.
6.9.3.545Molti uomini senza volerlo vanno contro le leggi più alte della vita. Altri, che o sanno di queste leggi, o credendo in esse, non riescono a capirle abbastanza per applicarle personalmente.
6.9.3.547Chi di noi ha il potere di cambiare le conseguenze delle sue azioni precedenti? Noi possiamo cercare di farci perdonare, possiamo pentirci e fare penitenza. Possiamo cercare di controbilanciarle ricorrendo a delle buone azioni di tipo opposto. Ma è compito del karma farci sentire responsabili di ciò che facciamo e questa responsabilità non può essere elusa. Comunque, in un certo senso, c'è un certo grado di libertà, un potere creativo, che appartengono entrambi al sé Superiore divino che ognuno di noi ha.
6.9.3.550Quel che è successo è successo, e non possiamo farci niente. Ma se gli annuali del passato non possono essere modificati, i nostri atteggiamenti attuali nei loro confronti possono cambiare. Possiamo apprendere lezioni dal passato, possiamo applicare ad essi la saggezza, possiamo cercare di migliorare noi stessi e le nostre azioni, possiamo creare un nuovo karma migliore. Ma la cosa migliore, dopo aver fatto tutte queste cose, possiamo lasciare andare interamente il nostro passato ed imparare a vivere l’eterno presente fuggendo nel vero Essere, la coscienza dell’Io sono, non dell’Io ero.
6.9.3.551,Il Karma entra in gioco solo se l’impressione karmica è abbastanza forte da sopravvivere. Nel caso del saggio, poiché egli tratta la vita come sogno, perché riesce a vedere attraverso le sue apparenze, tutte le sue esperienze sono solo in superficie. La sua profonda mente interiore rimane incontaminata dalle apparenze. Per cui egli non produce karma a partire da queste, e quindi egli quando esce dal corpo alla morte è in grado di terminare per sempre il ciclo di nascita e morte.
6.9.3.569La visione secondo cui il karma funziona come una macchinetta automatica non è totalmente vera; è perché non è totalmente completa. Ciò che gli manca è la grazia.
6.9.3.570Non esiste alcun altro giudice delle tue azioni oltre alla legge della ricompensa, il cui agente è il tuo stesso Io supremo.
6.9.3.575... Qualunque cosa accada l'Io supremo è comunque ancora lì, e ti farà passare attraverso i tuoi guai e uscirne. Qualunque cosa accada ai tuoi affari materiali accade al tuo corpo, non al vero TE. La parte più difficile è quando ci sono altre persone che dipendono da te. Anche in questo caso devi apprendere come consegnarli alle attente cure dell'Io supremo, senza cercare di portare tutto il fardello sulle tue spalle. Se riesce a prendersi cura di te, può prendersi cura anche di loro.
6.9.3.577,Il funzionamento del karma di un uomo non avrebbe mai fine se non avesse fine il suo egoismo. Sarebbe un circolo vizioso da cui non ci sarebbe scampo. Ma quando il senso di individualità personale, che è la sua causa e nucleo, viene abbandonato, viene abbandonato con esso anche il karma ancora realizzare.
6.9.3.578La legge della ricompensa non ha alcuna giurisdizione sull’Io supremo e indiviso, il vero essere, solo sul corpo e la mente, sull’io transitorio.
6.9.3.579Se un uomo viene ad allinearsi con l’Io supremo-coscienza, egli è costretto a cedere alla sua posizione precedente di libera volontà e di libera scelta - poiché egli non esiste più per soddisfare solamente l’ego. Il fattore regolante adesso è l’Io supremo stesso.
6.9.3.581Colui che si offre all’Io supremo e sarà consacrato dalla sua benedizione così da diventare come qualcuno che è ispirato, potrà percepire questa strana figura al suo fianco, che lavora per il bene dell’umanità.
6.9.3.583,
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