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Solo questa è la vera coltura che raffina il gusto, migliora il carattere, aumenta gli standard, corregge i comportamenti, ed insegna l’auto-controllo.
5.6.5.2Per divenire un essere umano più pieno l’uomo deve acquisire educazione e cultura. Sia lui che la sua vita ne verranno arricchiti. Ma a meno che non mantenga anche l’umiltà, crescerà anche il suo egoismo.
5.6.5.11Supponiamo che tu sapessi che oggi sarebbe il tuo ultimo giorno di vita su questa terra. Come ti comporteresti nei confronti degli altri? Non cercheresti di affondare tutti i comportamenti di breve gittata e sollevarti al di sopra dei piccoli egoismi, dei pietosi nemici e i duri disaccordi che avrebbero potuto tarpare il tuo passato? Non cercheresti almeno di provare buona volontà? Questo è il modo in cui la filosofia ti impone di comportarti nei confronti di tutti gli uomini, in ogni momento e non solo sul letto di morte.
5.6.5.29Egli ha gli occhi aperti abbastanza per vedere gli uomini così come sono, ma anche abbastanza generoso per vederli come dovranno diventare un giorno.
5.6.5.31Man mano che il pieno significato della reincarnazione e del karma penetrano sempre più profondamente nella sua mente, una generosa tolleranza crescerà sempre più nei suoi sentimenti. Egli comincerà a vedere che ogni malfattore è quel che è a causa delle sue esperienze del passato e della sua mentalità del presente, e che deve agire come agisce e non può agire in nessun altro modo...
5.6.5.32,Se egli pratica la benevolenza verso gli altri è molto probabile che il potere superiore possa concedergli la grazia attraverso gli altri.
5.6.5.34L’uomo che non è più disturbato dalla presenza o dal lavoro o dalle caratteristiche del proprio ego non sarà disturbato nemmeno da quella degli altri. Nessun sentimento negativo entrerà nel suo atteggiamento nei loro confronti.
5.6.5.42Man mano che l’uomo avanza nello sviluppo interiore, guadagnando esperienze sempre più ricche nelle nuove incarnazioni, giunge a vedere che guadagnerebbe ancora di più praticando la cooperazione invece di cercare egoisticamente solo il proprio isolato beneficio.
5.6.5.59Asserisci l’ego aggressivamente contro gli altri e provocherai i loro ego ad asserirsi. L’ostilità genera ostilità, la violenza incoraggia gli altri ad essere violenti.
5.6.5.67Il sangue e la violenza, la paura e la sofferenza associati alla produzione di carne dovrebbero essere sufficienti per far sì che le persone sensibili, dal cuore gentile la vogliano evitare.
5.6.5.78Nella sua ascesa egli dovrebbe lentamente imparare a far cadere la visione emotiva della vita e sostituirla con la visione intelligente. Così egli mostrerà il suo passaggio da un livello inferiore a quello superiore. Ma dovrà trattarsi di un’intelligenza che è serena nell’attività, impersonale nel giudizio, calda nella benevolenza e intuitiva nella sua qualità…
5.6.5.125,Se sei in grado di avvicinarti ad un uomo che veramente non ti piace e ricordare che anche lui, un giorno, scoprirà la sua identità spirituale ed esprimerà un sé più raffinato ed amorevole, sarà più facile essere calmo, paziente, giusto, e a proprio agio con lui.
5.6.5.131Lascia che egli accetti gli altri come accetta se stesso, con tutti i loro ed i suoi difetti, ma con l’aggiunta che egli mirerà sempre a migliorare se stesso.
5.6.5.141Quando le azioni o le parole degli altri ci provocano è facile diventare irritabili, risentiti o indignati; è difficile praticare una blanda pazienza e esercitare una tolleranza filosofica. Ma questo è esattamente cosa deve fare il neofita.
5.6.5.144Quando non è possibile per i suoi amici e famigliari condividere con lui l’accettazione di idee spirituali, egli dovrebbe essere tollerante, comprensivo e paziente nei confronti di tale disaccordo.
5.6.5.165Se qualcuno o qualcosa, un uomo o un libro, può contribuire a liberarci dal risentimento verso gli altri o dal rancore nei confronti della vita, che avvelenano i sentimenti, i pensieri e la salute egli ci ha reso un gran servizio o il libro ha provato quanto vale.
5.6.5.170Quando le buone maniere sono sentite con sincerità e praticate sinceramente, esse rappresentano riguardo verso gli altri, abbandono dell’abitudine all’auto-centralità con cui siamo nati. E cosa rappresenta tutto questo, se non la resa dell’ego?
5.6.5.187,Essere un bugiardo e un ipocrita è un ostacolo alla ricerca della verità così come distorce la ricezione della verità. Ogni bugia – e in misura minore anche le bugie più innocenti –blocca la luce sulla sua strada e quindi gli impedisce di trovare la strada verso quella regione dove il falso semplicemente non esiste né può esistere.
5.6.5.228,Più il nostro parlare e pensare verranno tenuti liberi da affermazioni negative riguardo alle altre fedi, agli altri insegnamenti, altre persone ed altre organizzazioni e più pratichiamo la cortesia ed il silenzio in argomenti dove non siamo d’accordo con essi, meglio sarà per il nostro vero sviluppo.
5.6.5.236Se un nemico, o un critico o un oppositore lo accusa di aver commesso un peccato o di avere una colpa egli non dovrebbe sentire inquietudine o per quell’evento né perdere la sua calma interiore o sentire rabbia o risentimento, né rivalersi con contro-accuse. Invece dovrebbe dare all’evento la sua attenzione, freddamente, per accertarsi che ci sia o meno ragione. In questo modo egli si disidentifica dall’ego.
5.6.5.244Se egli si forma nel controllo del pensiero come mezzo per il controllo dell’ego, allora né gli adulatori né i critici potranno raggiungerlo con le loro lodi o biasimi.
5.6.5.248Uno non dovrebbe rimuginare su torti immaginari che crede gli siano stati fatti, né soffermarsi sulle altrui colpe. La legge della compensazione si occuperà della situazione. L'amarezza emotiva è dannosa per entrambi le persone. Su questo sentiero lo studente deve imparare a superare questi sentimenti; essi agiscono come ostacoli che intralciano il suo procedere.
5.6.5.279… Egli dovrebbe esimersi dal porre l’attenzione sulle imperfezioni e manchevolezze degli altri, e certamente non dovrà mai dar la colpa a loro per questo. Egli dovrebbe girare il suo sguardo critico solo verso se stesso – a meno che non gli venga chiesto esplicitamente dagli altri di esaminarli – ed utilizzarlo per correggersi e migliorarsi e riformarsi.
5.6.5.283,Perché incolpare una persona di ciò che fa se le sue facoltà superiori non si sono ancora risvegliate e ancora non si sono impossessate di lui? Egli fa solo quel che può. Inoltre è sempre prudente non condannare mai gli altri. Poiché per legge karmica essi condanneranno te.
5.6.5.284A che scopo rimproverare una mosca di non essere un uccello, o per la sua inabilità di volare così lontano o di non essere bella come un uccello? Eppure è quel che fanno coloro che deplorano il cattivo comportamento e l'ignoranza spirituale degli altri.
5.6.5.293Il neofita non deve andare in giro criticando o insultando gli altri. Non deve farlo perché ciò è mentalmente malsano e intralcia il suo stesso progresso, perché un giorno potrebbe portare critiche ed insulti sul suo capo, perché deve fomentare una visione compassionevole, e perchè dovrebbe comprendere che ognuno sulla terra è qui a causa della sua imperfezione…
5.6.5.307,E’ stupido portare nella conversazione con gli altri delle credenze che essi sono certi di deridere, ma che uno considera amorevolmente come sacre.
5.6.5.310Il bisogno di perdonare agli altri ciò che ci hanno fatto è fondamentale. Piuttosto è un dovere da praticare costantemente e senza interruzione, qualsiasi sia la provocazione a disobbedirle che si possa ricevere. Il nostro contatto con gli altri, o il nostro rapporto con essi deve portar loro solo del bene, mai del male.
5.6.5.314Fin dove terrai fuori l’io dalla tua reazione al nemico, fino a quel livello sarai protetto da esso. Il suo antagonismo dovrà essere affrontato non solo con calma, indifferenza, ma anche con una capacità positiva di perdono e con un amore attivo...
5.6.5.315,Lasciategli ricordare quei gloriosi momenti quando il sé superiore gli toccò il cuore. In quei momenti tutto ciò che era nobile in lui straripò. I nemici vennero perdonati, le rimostranze abbandonate e la scena umana vista attraverso la lente della tenerezza e della generosità…
5.6.5.316,Normalmente non è facile, non è naturale perdonare qualcuno che ci ha fatto un torto. La capacità di riuscirci verrà a noi con l'aumentare della comprensione o con il penetrare in profondità della meditazione o con la benedizione della grazia.
5.6.5.317La purificazione morale utilizzata per rimuovere tutto l'odio e concedere il perdono totale apre le porte alla luce dell'Io supremo.
5.6.5.319Il vero mistico alberga solo buona volontà verso colui che sceglie di essere suo nemico, insieme a buoni auspici per il benessere dell’altro, e perché egli si avvicini all’essere superiore, quindi si avvicini alla realtà.
5.6.5.321Servire l'umanità alla fine è servire se stessi. Questo consegue dal funzionamento del karma. E per lo stesso motivo, perdonare coloro che per ignoranza peccano contro di te è perdonare te stesso.
5.6.5.322Alla fine i crudeli senza cuore si puniscono da soli, anche se che sia qui, in questa vita, o nel purgatorio dopo la morte, o in un’altra reincarnazione, è un altro problema.
5.6.5.323Qualsiasi uomo la cui orbita tocca la tua è senza saperlo il tuo maestro. Egli ha qualcosa di prezioso per te, per quanto piccolo possa essere. Permettigli quindi di portare avanti la sua missione. Non offuscare la lezione velandola di nubi di emozioni negative.
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