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La rabbia e l’odio sono emozioni pericolose da portarsi appresso. Se poi riescano o no a portare ad azioni che danneggiano le persone contro cui sono dirette, sono comunque dannose per te. Conquistale rapidamente, elimina dal tuo sistema questi veleni psicologici.
5.6.3.11L’emozione è una consigliera inaffidabile, eppure raffinata, purificata e liberata dall’egoismo, viene trasformata in intuizione.
5.6.3.28Più praticherà il tenersi calmo nei confronti degli stress del mondo, meno sarà difficile per lui praticare la meditazione. Tale pratica non solo renderà più facile il funzionamento dell’intelligenza, ma anche portare i pensieri sotto controllo.
5.6.3.61Questa quiescenza interiore, questa calma emotiva, questo essere in pace con se stessi, questo rifiuto di essere sconvolto o di sentirsi feriti è una di quelle condizioni che rende possibile la scoperta del vero essere.
5.6.3.72Per sradicare la rabbia egli dovrebbe coltivare il suo opposto – il perdono.
5.6.3.75Colui che sta affrontando il cammino spirituale dovrebbe ricordare che ci si aspetta più da lui che dalla gente ordinaria. Ci si aspetta che egli abbia una chiara misura di controllo sulle sue emozioni e sugli impulsi, e non deve essere portato a degli estremi dove può perdere il suo equilibrio. Non è possibile fare dei buoni progressi sul cammino spirituale a meno che non si assicuri un certo trionfo sulla sua natura impulsiva.
5.6.3.85,… Uno studente chiese: “Ma come può identificarsi uno con qualcosa che non conosce?” Un altro rispose. “Qui è dove entra in gioco la fede in qualcosa che va al di là dell’intelletto!” P.B. disse: “Sì, se quella fede è abbastanza intensa sarà sufficiente per portare al risultato auspicato. Altrimenti, se qualcuno non sa aver fede nell’Io supremo, allora sarà necessario un Istruttore. E’ attraverso la fede nell’Istruttore che lo studente viene aiutato nella conoscenza dell’Io supremo che trova così difficile da raggiungere da solo…”
5.6.3.87,Quando giungono momenti critici nella vita di un uomo, la miglior soluzione per lui è innanzitutto di calmarsi di non essere preda del panico; in secondo luogo di rammentare e di rivolgersi all'Io supremo. In questo modo egli non dipende esclusivamente dalle sue limitate risorse, ma si apre a quelle più ampie nascoste nel suo subconscio.
5.6.3.88Le agitazioni emotive certamente volgeranno al termine quando egli troverà la sua vera pace interiore, poiché egli non potrà accogliere i due allo stesso tempo. Per avere la pace egli dovrà rinunciare alle agitazioni.
5.6.3.91La pratica della calma libera l’uomo dalla tensione nervosa, irritabile che tanti si portano addosso; egli porta con sé una piacevole aria di riposo.
5.6.3.98Le sofferenze emotive che significavano tanto ed erano così profonde quando egli era spiritualmente adolescente significheranno sempre di meno quando diventerà spiritualmente adulto. Poiché vedrà sempre più chiaramente che lo rendevano infelice solo perché gli permetteva di farlo, perché, tra due possibili atteggiamenti, egli sceglieva quello del piccolo ego, con la sua negatività e la sua misera emotività piuttosto che quello della razionalità positiva e universale della mente superiore.
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