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La pratica del mantra yoga è ben conosciuta in tutta l’India come metodo per sopprimere le tendenze errabonde della mente… qualsiasi mantra venga usato non ha importanza per ottenere la concentrazione, ma ha importanza per lo sviluppo di una qualsiasi particolare qualità del carattere o omaggio devozionale simbolizzati da quel mantra…
4.4.6.1,Nello scegliere una formula adeguata per il proprio uso e consumo, lo studente dovrebbe tenere a mente che non è solo la rimembranza di cui ha bisogno, ma di una amorevole rimembranza. Il mantra di questa ripetizione non deve solo ricordargli l’Io supremo ma deve attirarlo ad esso. Perciò deve essere qualcosa che ispiri la devozione e innalzi la personalità. Dovrebbe contenere il pensiero che elevi lo spirito e raccogliere intorno a sé emozioni che nobilitano...
4.4.6.4,“Un fattore del sentiero integrale … è l’auto-rimembranza, il frequente ricordo dell’Io supremo in tutti i momenti del giorno e nel mezzo di tutti i tipi di situazioni…”
4.4.6.4,Come esercitazione sorella alla normale meditazione, il mantra sarà utile a molti novizi – come pure un mezzo per sostituirsi ad essa per quei novizi che trovano la meditazione formale troppo difficile o scomoda.
4.4.6.4,Il mantra è un comodo dispositivo per portarlo alla rimembranza dell’Io supremo e per rendere il suo raggiungimento più facile e sicuro…
4.4.6.4,La pratica del mantra consiste nel ripetere una parola selezionata, ancora ed ancora, impregnandosi di essa. Vi sono tre fasi: risuonare la parola a voce alta; sussurrarla; ripeterla mentalmente. Poi, quando cessa la ripetizione, cessano tutti i pensieri. Attraverso questa costante concentrazione il mantra diventa una tela di fondo alla propria vita quotidiana. Così come si può canticchiare una motivetto anche occupandosi di altre attività, nello stesso modo il mantra diventa un accompagnamento sempre presente. Quando uno gli da’ tutta la sua attenzione e si concentra pienamente su di esso e poi smette – si fermano tutti i pensieri. Questo è lo scopo del mantra. Il risultato potrebbe impegnare settimane o mesi.
4.4.6.5La ripetuta invocazione del sacro nome, con fiducia nel suo potere salvifico, alla fine tiene lontano tutti gli altri pensieri, focalizzando quindi la mente in una meditazione costante. Nelle prime fasi è l’uomo stesso che lavora faticosamente su tale ripetizione, ma nelle fasi avanzate è la grazia dell’Io supremo che lo attiva - il suo ruolo è abbastanza passivo e meccanico.
4.4.6.9Un ulteriore valore del mantra yoga è che trattiene il praticante dal pensare a se stesso. Le due cose – un mantra specifico e una questione personale – non possono coesistere nella sua coscienza.
4.4.6.17Essere separati da Dio è l’unico vero peccato.
4.4.6.21,OM significa ”Sono parte di (o uno con) l’Anima-Mondo.”
4.4.6.24La pratica continua del mantra col tempo porta al risveglio delle sue forze spirituali. Esse sorgono spontaneamente dalla loro fonte profondamente nascosta dentro di lui, e cominciano a saturare la sua mente e sopraffare il suo ego.
4.4.6.33Quando le parole incantatrici di un mantra vengono attivate da una costante pratica, il mantra diventa totalmente automatico e circola in tondo dentro la sua testa o nel cuore, come una ruota che gira. In questa fase profonda egli non si occupa del suo significato verbale o tradotto, ma solo del tipo di coscienza che produce. Poiché ora non è più questione di ciò che fa, ma di quanto viene fatto a lui. Il mantra lo ha condotto in una regione di forze rilasciate che sono molto attive dentro di lui.
4.4.6.43La parola araba per Dio – Allah – o il termine aramaico Alaha (la lingua parlata da Gesù) formano un eccellente materiale mantrico.
4.4.6.59Giunge un tempo quando non c’è più bisogno di praticare l’esercizio, poiché il mantra sgorga di sua volontà. Poi si ripete automaticamente e silenziosamente solo nella sua mente…
4.4.6.64,E’ utile seguire il sistema di meditazione dei mantra quando i sistemi ordinari, che riguardano esercizi fissi e periodi formali sono stati provati e trovati inutili.
4.4.6.86Le affermazioni si dividono naturalmente in due gruppi principali: quelle che appartengono al Cammino Lungo e quelli del Cammino Breve. Riguardo al primo gruppo abbiamo il famoso suggerimento di Coué: “Ogni giorno, in ogni modo, miglioro sempre di più”. Nel secondo tipo abbiamo la dichiarazione simbolica di Gesù: “Io e il Padre mio siamo uno”.
4.4.6.101C’è un’attività umana che è continua, ritmica, naturale, facile e piacevole. E’ il respiro. Noi possiamo approfittare della sua esistenza combinandolo con un semplice esercizio per indurre una specie di meditazione che possiede tutti e quattro gli attributi menzionati. L’esercizio è di ripetere silenziosamente una parola durante l’inalazione ed un’altra parola durante l’esalazione. Le due parole dovranno legarsi in modo da formare una frase, o un nome spirituale. Un utile esempio: Dio E’.
4.4.6.105Cos’è più nuovo dell’albeggiare di un nuovo giorno? Quali opportunità ci offre anche per rinnovare la vita! E come farlo meglio se non con una dichiarazione positiva quale “Io sono Pace Infinita!” come primo pensiero del mattino, e trattenerlo, aggrapparsi ad esso per quei pochi primi minuti che fissano la nota chiave per la giornata? Dopo, qualunque siano i compiti a cui dedicarsi, o pressanti e pesanti doveri da compiere, porteremo con noi la nostra pace nel mezzo degli affanni.
4.4.6.113Egli deve costantemente ricordare a se stesso le verità più elevate, sia che si trovi a casa, nella sua stanza, o all’esterno o in luoghi pubblici. Una di queste verità è “stai fermo e sappi che io sono potere infinito”. Un’altra è “stai fermo e sappi che io sono gioia infinita”.
4.4.6.150Fintanto che un uomo pratica il pensiero costruttivo e il sentimento armonioso, fino a quel punto egli trarrà a sé eventi progressivi e opportunità vantaggiose.
4.4.6.175Quando il suo ultimo pensiero a notte e primo pensiero di mattina si riferisce all’Io supremo, può valutare il suo incedere come eccellente.
4.4.6.231
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