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… Per poter essere in grado di comprendere il cammino breve potrebbe essere utile raffrontarlo con il cammino lungo, che consister di una serie di esercizi e sforzi i quali gradualmente sviluppano concentrazione, volontà e conoscenza. Ma il cammino lungo non porta a questo obiettivo. Sul cammino lungo tu devi misurare spesso i tuoi progressi, E' un percorso senza fine poiché ci saranno sempre delle nuove circostanze che portano nuove tentazioni e nuove prove, portando l'aspirante a confrontarsi con nuove sfide...
15.23.5.2,...Nel momento in cui appaiono tali pensieri e sentimenti negativi, invece di usare il metodo del cammino lungo, cioè di concentrarsi sul tipo opposto di pensiero, come la calma invece della rabbia, la via del cammino breve semplicemente fa cadere l'idea negativa nel Vuoto, nel Nulla e se la dimentica. Ora questo cambiamento può essere prodotto solo facendolo rapidamente, con fermezza e rivolgendosi verso l'Io superiore...
15.23.5.2,...Il cammino breve non è un esercizio, bensì una posizione interiore da invocare, uno stato di coscienza dove ci si avvicina o si trova pace nell'Io superiore. Esistono tuttavia due esercizi (“L'esercizio del ricordo” e “L'esercizio del come se”) che possono essere d'aiuto per portare sul cammino breve, ma hanno un carattere molto diverso rispetto a quelli sul cammino lungo...
15.23.5.2,… “L'esercizio del ricordo” consiste nel cercare di ricordare l'occhiata dell'Io superiore, on soltanto durante i periodi prefissati di meditazione, ma anche in ogni momento dell'intero arco della giornata – nello stesso modo in cui una madre che ha perso il figlio non riesce a lasciar andare il pensiero di lui, qualsiasi cosa stia facendo esternamente, o come l'amante che tiene costantemente la vivida immagine dell'amata dietro ai suoi pensieri. Nello stesso modo si tiene viva la memoria dell'Io supremo durante questo esercizio, e lo si fa brillare come tela di fondo mentre si va avanti nelle proprie attività giornaliere. Ma non si deve perdere lo spirito dell'esercizio, non deve essere fatto in maniera fredda e meccanica. In seguito può venire il momento in cui cesserà il ricordo in quanto esercizio voluto e deliberato per passare in uno stato che verrà mantenuto senza l'ausilio della volontà dell'io...
15.23.5.2,Il ricordo è una preparazione necessaria per passare al secondo esercizio, in cui cerchi di ottenere un'identificazione immediata con l'Io superiore. Così come un attore si identifica con il ruolo che recita sul palcoscenico, così tu agisci, pensi e vivi come durante la giornata “come se” tu fossi l'Io superiore. Questo esercizio non è solo intellettuale, ma include i sentimenti e l' azione intuitiva. Si tratta di un atto di immaginazione intuitiva dove voltandosi ad interpretare direttamente il ruolo dell'Io superiore rendi possibile alla sua grazia di entrare sempre di più nella tua vita.
15.23.5.2,…Dopo una certa misura di questa preparazione gli aspiranti si immettono sul cammino breve per completare quest'opera. In confronto per far questo ci vuole molto di meno, e poiché ha la capacità di offrire l'auto-illuminazione in qualsiasi momento, termina in maniera immediata. Ciò che si cerca di fare sul cammino lungo continua per conto proprio nel momento in cui essi sono pienamente entrati sul cammino breve.
15.23.5.2,...Sul Cammino Lungo si preoccupano dell'io personale e come risultato danno attenzione ai pensieri negativi. Chi si trova sul Cammino Breve rifiuta di accettare queste negatività e guarda invece all'Io Supremo. Scompaiono quindi tutte le lotte...
15.23.5.2,La maggior parte delle persone che inizia sul Cammino Breve normalmente ha dato una sbirciata all'Io supremo, altrimenti avrebbe troppe difficoltà a capire di cosa tratta il Cammino breve. Il Cammino Lungo, attraverso le sue pratiche e i suoi studi, è il periodo di preparazione per una ricerca avanzata. Viene definito il Cammino Lungo perchè lungo questo percorso c'è molto lavoro da farsi e grande crescita di carattere e di emozioni da superare....
15.23.5.2,... Il Cammino Breve significa che cominci a ricordarti di vivere nell'atmosfera rarefatta dell'Io supremo invece di preoccuparti dell'io e di misurare il suo sviluppo spirituale...
15.23.5.2,Sul Cammino Lungo devi fronteggiare le spinte delle interferenze che sorgono dall'io inferiore e la negatività che penetra dall'ambiente circostante. Ma gli sforzi che si fanno sul Cammino Lungo alla fine invocheranno la grazia, che apre la prospettiva del Cammino Breve...
15.23.5.2,La rimembranza costante dell’Io supremo dev’essere continuata per tutto il Cammino Breve...
15.23.5.2,Sul Cammino Lungo l'uomo si preoccupa di tecniche da praticare e discipline a cui sottoporsi. Sul Cammino Breve egli si occupa dell'Io supremo, dello studio del suo significato, della rimembranza della sua presenza, e della riflessione sulla sua natura e attributi.
15.23.5.6Gli aspetti fondamentali del Cammino Lungo sono la sua preoccupazione sullo sforzo morale e la sua enfasi sulla formazione del carattere; le sue ingiunzioni a pregare e meditare; la sua insistenza sul dominio di sé attraverso discipline fisiche, emotive e mentali. L'aspetto essenziale del Cammino Breve è la ricerca del lampo di illuminazione attraverso il sentire intuitivo e il pensiero metafisico. Alcuni credono, e sarebbero già soddisfatti, che questo lampo sia breve. Altri sperano che esso abiti in loro in maniera permanente.
15.23.5.7Se il Cammino Lungo cerca la salvezza principalmente attraverso il rafforzamento del carattere e la concentrazione del pensiero, il cammino Breve la cerca essenzialmente attraverso la meditazione adorante rivolta direttamente all'Io supremo.
15.23.5.19Gli sforzi laboriosi e la dolorosa disciplina sul Cammino Lungo lo portano ad un certo grado di spiritualità ma la strada più semplice, più piacevole e più rapida del Cammino Breve lo conduce ad una spiritualità più elevata.
15.23.5.25Sul Cammino Breve egli diventa consapevole del fatto del perdono. Egli lascia andare la costante autocritica e l’auto-sminuirsi, le minuziose pratiche di auto-miglioramento dell’altro Cammino, e comincia a prendere pienamente nota di questo fatto salvifico.
15.23.5.29Se lo scopo immediato del Cammino Lungo è di formare, disciplinare e preparare l’ego, lo scopo immediato del Cammino Breve è di trascenderlo.
15.23.5.30Mentre l’uomo del Cammino Lungo è occupato a preoccuparsi del male in se stesso e nel mondo, l’uomo del Cammino Breve è occupato a sorridere al bene dell’Io supremo e nell’Idea-mondo.
15.23.5.33L’ingiunzione di Confucio ad acquisire alcune specifiche virtù è il Cammino Lungo, mentre il consiglio di Lao Tze di far diventare vuota la mente in modo da far entrare il Tao è il Cammino Breve.
15.23.5.36Egli si può identificare con l'ego o con l'Io supremo
15.23.5.37Mentre si trova sul Cammino Lungo i suoi sforzi vanno a migliorare l’ego e purificare la sua natura, mentre sul Cammino Breve sono rivolti al dimenticare l’ego e al guardare oltre la sua natura.
15.23.5.38Il Cammino Lungo medita sull'io, il Cammino Breve sull'Io supremo. Questa è la differenza fondamentale tra i due percorsi.
15.23.5.39Il Cammino Lungo vuole purificare e perfezionare l'io, mentre il Cammino Breve vuole trovare Dio...
15.23.5.40,La Ricerca consiste di due parti. La prima, o Cammino Lungo, fa dell'aspirante una persona nuova. La seconda, o Cammino Breve, ne fa un illuminato.
15.23.5.41Il Cammino Lungo offre un processo negativo il cui risultato finale è di disidentificare l’uomo dal suo corpo. Il Cammino Breve offre un processo positivo il cui risultato è di identificarlo con il suo Io supremo.
15.23.5.47Il Cammino Breve respinge la dualità, riconosce solo l’identità con l’Essere Perfetto e cerca di ottenere quello scopo riconoscendo questa identità. Il Cammino Lungo accetta la dualità e cerca di ottenere lo stesso scopo padroneggiando l’ego.
15.23.5.50Il Sentiero Breve rende la vita alquanto più piacevole, perchè dovresti fare una rivoluzione a 180 gradi, mettendoti il passato alle spalle, guardando innanzitutto alla parte luminosa, soleggiata della tua vita spirituale. Molto spesso ti viene concessa un'occhiata che ti da' il via sul Sentiero breve...
15.23.5.56,Il Cammino Lungo è ciò che normalmente viene associato con lo Yoga; gli esercizi per esercitare la concentrazione, l'attenzione, il rilassamento del corpo e della mente, l'auto-disciplina ascetica, l'auto-controllo. Questi vengono insegnati nella maggior parte delle scuole, ma non esiste una serie di regole da apprendere. In pratica si tratta di imparare a tenere sotto controllo la propria mente e di controllare il proprio corpo, i pensieri, le sensazioni e la propria volontà.
15.23.5.56,La Realizzazione non può essere ottenuta sul Cammino Lungo. Non può. E’ un dono , il che significa Grazia, o Cammino Breve. Ma bisogna lavorare per ottenerlo. Dev’esserci Il Cammino Lungo e il Cammino Breve, ma non devi fare l’errore di pensare che devi meccanicamente attaccarti al Cammino Lungo. Puoi iniziare con entrambi, lavorare con i due insieme e diventa una sorta di equilibrio…
15.23.5.56,Il Cammino Lungo si occupa della battaglia umana sull’approccio al divino, il Cammino Breve dell’intuizione della divina presenza nell’umano.
15.23.5.58Il Cammino Breve è contento degli esercizi fatti per se stessi, non per i risultati che essi portano. In ciò è il contrario del Cammino Lungo, che li fa per i risultati ed è attaccato a tali risultati.
15.23.5.59Il Cammino Lungo porta l'essere ad una crescente consapevolezza delle proprie forze, mentre il Cammino Breve lo porta ad una crescente consapevolezza della propria irrealtà. Questa fase più elevata porta inevitabilmente ad un dietrofront, dove le energie sono dirette verso l'identificazione con la Mente infinita Una. Più si pratica questo, più la Grazia, per reazione, fluisce nell'essere.
15.23.5.61Il devoto sul Cammino Lungo si occupa di come concentrare i suoi pensieri nella pratica della meditazione... Il devoto sul Cammino breve, invece, si concentra sulla unione diretta con l'oggetto di tutti i suoi sforzi, cioè l'Io supremo...
15.23.5.64,Il Cammino Breve offre un più veloce dischiudersi della coscienza intuitiva. Non è legato alle limitazioni del tempo come il Cammino Lungo. Esso porta ad identificare l’uomo con il suo sé superiore nell’adesso.
15.23.5.67Sul Cammino Lungo cerchiamo la verità, la realtà, l’Io supremo. Cioè utilizziamo le forze e le facoltà dell’io. Sul Cammino Breve invece stiamo fermi e permettiamo alla verità, alla realtà e alla Grazia dell’Io supremo di venirci a cercare. L’io non si trova più nell’immagine.
15.23.5.78Sul Cammino Lungo egli si identifica con l'io personale, anche se si tratta della parte più elevata dell'io, mentre sul Cammino Breve egli è solo un osservatore dell'io...
15.23.5.81,Anche se è corretto dire che si cresce attraverso le esperienze, che il dolore porta validi insegnamenti e così via, dobbiamo ricordarci che queste sono solo una mezza verità. L'altra mezza è che attraverso le identificazioni sul Cammino Breve noi possiamo cambiare totalmente i nostri punti di vista, per cui non sono più necessarie le esperienze avverse.
15.23.5.85Il Cammino Lungo richiede uno sforzo continuo della volontà, il Cammino Breve una continua amorevole attenzione.
15.23.5.88Chi pratica il Cammino Lungo considera l’illuminazione come qualcosa da raggiungere nel futuro, quando saranno pienamente rispettati tutti i requisiti, mentre il devoto del Cammino Breve la considera raggiungibile qui ed ora.
15.23.5.90L’idea di base del devoto del Cammino Lungo è che la meta deve essere raggiunta in fasi, attraverso uno sforzo costante durante molte vite, per purificare il suo carattere e perfezionare la sua saggezza. L’idea di base del Cammino Breve è che essa può essere raggiunta d’un tratto, attraverso la sola costante meditazione.
15.23.5.94E’ solo sul Cammino Lungo che un uomo cerca così disperatamente la verità e l’intuizione. Tutta quell’ambizione febbrile sbiadisce sul Cammino Breve, dove egli apprende a tenersi nella pace e nella pazienza.
15.23.5.96Lo sforzo di eliminare gli errori e il male in se stessi utilizzando i poteri della concentrazione e della meditazione appartengono al Cammino Lungo. Ma esso è ancora occupato dall'ego. Per coloro che si sono rivolti al Cammino Breve l'oggetto di meditazione è totalmente mutato. Non è più occupato con la purificazione, il miglioramento, la crescita dell'ego – esso è occupato solo con il sé trascendentale, e il pensiero dell'ego, il ricordo, viene lasciato completamente alle spalle.
15.23.5.102La pura meditazione filosofica, come alla fine viene ricercata e raggiunta sul Cammino Breve, è di porre l'attenzione sull'Io supremo e null'altro.
15.23.5.104,Il Cammino Lungo richiede che l’aspirante lavori su sé stesso, faccia varie riforme, pratichi certi esercizi e contribuisca in più modi con i suoi sforzi personali. Ma il Cammino Breve si preoccupa di meno di quel che fa rispetto a quel che gli viene fatto. Perché? Perché è il sentiero della Grazia. Egli deve essere passivo, deve ricevere.
15.23.5.107Mentre il Cammino Breve deve essere praticato in ogni luogo e ad ogni momento attraverso una continua rimembranza e costante auto-raccoglimento, il Cammino Lungo deve essere praticato a momenti particolari ed in luoghi speciali, attraverso esercizi formali.
15.23.5.109L’uomo del Sentiero Lungo è consapevole della maggior parte delle sue debolezze o colpe, ed è tormentato da questa conoscenza. L’Uomo del Sentiero Breve ignora allegramente queste manchevolezze o debolezze, o, se non riesce a raggiungere il suo obiettivo formulato, è sicuro che esse svaniranno e si dissolveranno con la grazia dell’Io supremo.
15.23.5.110Se il Cammino Lungo crea disperazione riguardo a sè stessi, alla frustrazione delle proprie speranze spirituali, il Cammino Breve crea gioia riguardo alla propria stretta relazione con l’Io supremo e la sensazione dell’accettazione di sè da parte sua.
15.23.5.111La ricerca del risultato. Questo è giusto e pertinente nella pratica del Cammino Lungo. Ma quando l’attenzione viene distolta da questo al Cammino Breve, non è più la volontà ma la potenza superiore che deve essere cercata per il risultato.
15.23.5.113Compito del Sentiero Lungo è di detestare e rimuovere i peccati dell’ego; quello del Sentiero Breve è di ricevere ed amare la grazia dell’Io supremo.
15.23.5.114Quanto si ottiene attraverso il metodo del Cammino Lungo è un qualcosa di forzato, il risultato dell’effettuare certi esercizi, lavorare sul proprio carattere, seguire alcune tecniche. Ma è tutta una cosa fabbricata dall’io. Il Cammino Breve porta all’opposto, ad una nuova nascita, ad un nuovo uomo trasformato, alla salvezza stessa. Ma questo avviene abbastanza naturalmente, senza la partecipazione dell’ego, poiché avviene attraverso la grazia dell’Io supremo.
15.23.5.116Buddha trovò la strada per l’Illuminazione in sei anni e senza alcun guru. Questo per far notare che la profondità di concentrazione che usò era tale che egli non avrebbe lasciato andare fin quando non avrebbe tenuto fede al suo giuramento e non avesse raggiunto il Nirvana. Ciò significa non solo determinazione ma anche fede nel fatto che vi fosse una tale verità quale il Nirvana.
15.23.5.125Nel linguaggio teologico il Cammino Lungo sta per pentimento dal peccato, nel Cammino Breve sta per fede nell’Io supremo.
15.23.5.130Gesù pose maggior enfasi sul Cammino Breve che sul cammino Lungo, sul regno dei cieli dentro l’uomo che sugli impulsi animali e le manchevolezze terrene che lo affliggono.
15.23.5.139Quando Gesù consigliava di “gettare il fardello” stava formulando un perfetto invito a viaggiare sul Cammino Breve.
15.23.5.144Il Cammino Lungo esprime una verità parziale. Il Cammino Breve esprime un’altra – anche se più elevata – verità parziale. Unisci le due parti e il risultato sarà quella totale verità che l’uomo deve avere per una guida adeguata della sua vita.
15.23.5.153Agisci come impone il Sentiero Lungo lavorando e migliorando il proprio io, ma pensa come ordina il Sentiero Breve fermo nell'atteggiamento “Non c'è niente da raggiungere. La Realizzazione è già qui e adesso!”
15.23.5.154,Quando l'Io supremo è presente nella coscienza dell'uomo Esso è presente in tutti i suoi pensieri ed azioni. Allora essi sono sotto la Sua direzione, e procedono da Esso. L'uomo non deve cercare particolari virtù, poiché tutto può venire e verrà da sé, a seconda delle necessità...
15.23.5.155,Il fatto è che il Cammino Lungo è incompleto senza il Cammino Breve.
15.23.5.156,Il Cammino Lungo/Cammino Breve, una volta compresi, diventano la chiave alla soluzione di molti problemi, e la risposta a molte domande dei Ricercatori.
15.23.5.158Coloro che dipendono esclusivamente dal Cammino Breve pur non essendone totalmente pronti prendono troppo per scontato e chiedono troppo da se stessi. Questa è arroganza. Invece di aprire una porta questo atteggiamento può solo chiuderla più forte. Coloro che dipendono esclusivamente sul Cammino Lungo prendono troppo sulle proprie spalle e si caricano di un lavoro purificatorio che non verrà a concludersi nemmeno dopo un’intera vita. Ciò è futile. Li induce ad evolversi ad un passo più lento…
15.23.5.159,Il pericolo in entrambi i casi è di limitare i propri sforzi ad un singolo cammino. Potrebbe portare al disastro se si smettesse di cercare di migliorare il proprio carattere solo perché si è intrapreso il Cammino Breve. Eppure potrebbe essere frustrante limitare i propri sforzi a quel miglioramento. Il saggio equilibrio suggerito dalla filosofia è di non smettere il Cammino Lungo o il Cammino Breve, ma di usarli entrambi contemporaneamente.
15.23.5.160Il permanere della mente su debolezze personali e manchevolezze dell'io deve essere compensato dal ricordo della forza e dell'armonia dell'Io supremo. Per l'aspirante è ugualmente utile il praticare la disidentificazione dall'io quanto l'identificazione con l'Io supremo.
15.23.5.161,La doppia pratica del Cammino Lungo e del Cammino Breve non solo lo porteranno ad un progresso migliore e più equilibrato ma anche più rapido. Poiché queste due attività opposte lavoreranno su di lui in modo reciproco. Esse riusciranno a polverizzare i suoi difetti, come se fossero pietre da macina.
15.23.5.163Sul Cammino Lungo egli ha usato diverse forme di pratiche. Ora sulla soglia del Cammino Breve egli potrebbe temporaneamente ed a intermittenza metterle da parte ed anche sempre temporaneamente e ad intermittenza praticarle. In questo modo egli può unire i due sentieri.
15.23.5.164I fautori del Cammino Lungo asseriscono che la mente deve essere allenata e il cuore ripulito prima che sia possibile l'illuminazione. I fautori del Cammino Breve invece asseriscono che basta negare l'io e affermare il sé superiore. Il filosofo studia i fatti che si rivelano dall'osservazione e dalla ricerca e conclude che i metodi di entrambi le scuole debbono essere riuniti se si vuole ottenere non solo un'illuminazione duratura né venir meno al suo stato di perfezione.
15.23.5.166E’ vero che il Cammino Lungo è solo preliminare, e quello Breve è certamente un cammino più avanzato. Ma è anche vero che l’uno è incompleto senza l’altro. Il progetto migliore è che l’aspirante adotti quanto più possibile di entrambi i cammini.
15.23.5.168Il Cammino Lungo è imbrattato di scoraggiamenti. Solo coloro che hanno cercato di cambiare se stessi, di rimodellare il loro carattere, di negare le loro debolezze sanno che significhi piangere insoddisfatti delle loro debolezze. Ecco perché è necessario anche il Cammino Breve della rimembranza di Dio. Perché con questo secondo cammino per completare e compiere il primo può entrare in campo la Grazia in qualsiasi momento ed insieme ad essa la vittoria d’un sol colpo porrà fine alla battaglia di molti anni, e il perdono cancellerà subitamente i loro errori,
15.23.5.170Senza questa conquista della natura inferiore nessuna illuminazione può rimanere duratura o non mescolata. E senza le discipline adatte nessuna conquista del genere è possibile. Questa è una ragione per cui non basta viaggiare solo sul Cammino Breve.
15.23.5.171Il sentiero del trattare tutte le sue limitazioni una alla volta non solo è troppo lungo, troppo lento, ma anche incompleto e negativo. Riguarda ciò che non deve essere e quello che non deve fare. Ciò è cosa buona, ma non basta. Concerne solo il suo piccolo ego. A ciò deve aggiungere il sentiero del ricordarsi il suo più elevato sé-tutto. E questo è positivo. E per di più porta la Grazia che termina il lavoro che egli ha già iniziato. Lo trasporta dal passato dell’ego all’Eterno Presente dell’Io supremo.
15.23.5.173La saggezza suggerisce di iniziare la Ricerca sul Sentiero Lungo. Quando ne avremo percorso un certo tratto potremo aggiungere il Sentiero Breve, cambiando l’enfasi dall’uno all’altro, a turno. Questa impostazione ad intermittenza crea una specie di ritmo reciproco. Il miglioramento del carattere apre un pochino di più la porta della sensibilità all’intuizione, e l’intuizione migliorata aiuta ad esaltare il carattere.
15.23.5.174Tutti coloro che vengono ad un tale maestro per lezioni di filosofia egli specificherà chiaramente che a meno che essi non vorranno disciplinarsi a tutti e tre i livelli – fisico, emotivo e mentale – egli non potrà insegnare loro; a meno che essi non andranno a seguire anche il Cammino Lungo.
15.23.5.175Il Cammino Lungo paradossalmente è un complemento al Cammino Breve e una preparazione per esso. Dovrà per prima cosa essere praticato in solitudine. Solo dopo aver raggiunto un certo progresso può venire il tempo per praticare con altri.
15.23.5.176Un uomo non può guardare in due diverse direzioni nello stesso tempo. Egli può guardare se stesso, il suo io, o può distogliere lo sguardo e portarlo in alto, verso l'Io supremo. Nel secondo caso, se ha sufficientemente assottigliato gli ostacoli che portano ad esso, la grazia potrebbe discendere e sollevare il suo io per unirlo con il suo Io supremo. Allora, e solo allora, sarà in grado di vivere in entrambi.
15.23.5.177Ci concentriamo sulla cosa essenziale – sradicare l’ego....
15.23.5.183,Questa è la differenza quando ci si incammina solo sul Cammino Lungo e quando ci si incammina accompagnati dal Cammino Breve: nel secondo caso c'è in più la luce della guida, la protezione della pace, l'accelerazione del progresso, l'armonia dell'equilibrio.
15.23.5.185In realtà essi non sono opposti, ma complementari. Se il Cammino Lungo è una ripida salita, il Cammino Breve è la sua parte al sole.
15.23.5.186Egli deve mantenere la sua pace e stabilità interiore in momenti di disastri pubblici o angoscia privata. La pratica del Cammino Lungo lo aiuterà ad ottenerla, ma solo ad intermittenza. E’ il Cammino Breve che da solo può stabilirla in modo duraturo.
15.23.5.187La via duplice è indispensabile: da una parte la via dello sforzo su se stesso, cioè lavorare per superare l'ego, e dall'altra la via della Grazia, cercando costantemente di ricordare la propria reale identità nell'Io supremo.
15.23.5.193I due sentieri non devono essere tenuti separati nella pratica, comunque essi siano in teoria. Il principiante naturalmente porrà l’enfasi sul Cammino Lungo, il più esperto sul Cammino Breve, ma nessuno potrà permettersi di ignorare l’uno o l’altro sentiero senza pericoli o danni o futilità o delusioni che contrassegnino il suo incedere.
15.23.5.195In teoria il Cammino Lungo dovrebbe precedere il Cammino Breve, ma nella pratica la precedenza dura solo per un periodo limitato, e poi si seguono simultaneamente i due cammini.
15.23.5.196“Sii calmo e sappi: “io sono Dio” è la chiave all'enigma della verità, poiché riassume l'intero Cammino Breve. Il paradosso è la rivelazione finale: questo è il non-fare. Anzi, è un lasciar-essere, una non-interferenza da parte della tua volontà egoistica, un far tacere tutte le agitazioni mentali e gli sforzi.
15.23.5.202Una volta diventati consapevoli di questa realtà le squame cadranno dai nostri occhi. Lasceremo andare la nostra schiavitù nel credere erroneamente nella limitazione. Rifiuteremo di intrattenere questo falso pensiero che esiste qualche elevata condizione da raggiungere nel lontano futuro. Saremo certi che il Sé ora riconoscerà se stesso. Per che cosa dovremo aspettare? Impiliamo tutti i nostri pensieri sulla Realtà e teniamoli lì, come se li avessimo appuntati con un chiodo. Essa non ci eluderà e i pensieri si scioglieranno e svaniranno nell’aria, lasciandoci soli con la bellezza e la sublimità del Sé.
15.23.5.204Così come un bambino deve imparare l’arte della scrittura per gradi, così il discepolo deve liberare la sua mente da prospettive erronee e addestrare il suo pensiero abituale ad attaccarsi alla rimembranza del Vero e del Reale poco alla volta. Ma così come una singola manipolazione dell’interruttore della luce rivela all’istante tutti gli oggetti in una stanza, così ad un tratto la maturazione dell’intuizione rivela l’attualità del qui-ed-ora del Vero e del Reale.
15.23.5.205...Per riassumere l'intero processo il Cammino Lungo porta al Cammino Breve, e il Cammino Breve porta alla Grazia di una coscienza intatta senza ego.
15.23.5.206,La limitazione del Cammino Lungo è che si interessa alla diluzione, all’indebolimento, e alla riduzione della forza dell’io. Non si interessa della totale deflazione dell’io...
15.23.5.206,Diventa necessaria una terza fase, la fase dell’eliminazione totale dell’ego; ciò può essere fatto solo attraverso l’operazione di soluzione finale della Grazia, che l’uomo deve richiedere e a cui deve dare il suo consenso…
15.23.5.206,Il calore del sole e la bellezza portano fuori la crescita del fiore. Esso non deve sforzarsi, combattere o spingere. Questa è una buona similitudine con la fase finale del Cammino Breve, insegnata anche nella dottrina cinese del wu wei (inazione) e la dottrina indiana dell’ asparsha yoga (metodo del senza sforzo).
15.23.5.207Non lamentarti della difficoltà nell’incentivare questo basilare cambiamento nel modo di pensare. L’Io supremo è lì. Credi in esso.
15.23.5.212La voce dell'Io supremo è chiara quanto la voce di Gesù: “Va' e non peccare più, ti sono rimessi i tuoi peccati”. Non ti opprimere con un perpetuo auto-colpevolizzarti e con pensieri ricorrenti di rimorso.
15.23.5.213Con il ritiro da tutti gli attaccamenti diretti verso l’esterno egli diventa consapevole del proprio sé interiore. Con la consapevolezza del proprio Sé reale tutti gli attaccamenti diretti verso l’esterno scivolano via da lui. Quindi da qualsiasi dei due cammini egli si avvicini allo scopo, alla fine l’uno si fonde con l’altro.
15.23.5.215La nozione secondo cui la realtà verrà conquistata, che la libertà sarà raggiunta, che l'Io supremo verrà realizzato alla fine di lunghi tentativi è illusoria. La realtà, la felicità e l'Io supremo debbono essere visti nel Presente, non nel futuro, al principio di questa ricerca e non alla fine, qui e adesso.
15.23.5.216,Più egli pratica l’identificarsi con l’Adesso senza tempo (non l’adesso che passa) più lavora con lavora per la vera libertà da assillanti passioni e attaccamenti trainanti. Questo è il Cammino Breve, forse più eroico ma alla fine molto più piacevole del Cammino Lungo.
15.23.5.217...Il loro maggior passo avanti verrà fatto quando cesseranno di coltivare il desiderio di avanzare; quando smetteranno di guardare continuamente verso di sé, e venire invece a riposare quietamente nel fatto che Dio è, fin quando non vivranno di quest'unico fatto. Ciò trasferirà la loro attenzione da se stessi all'Io supremo e li terrà ad osservare la sua presenza nella vita di ognuno e la sua azione in ogni evento...
15.23.5.222,La vera scoperta sul Cammino Breve è che non esiste alcun cammino: solo uno star fermi e quindi lasciare che l'Io supremo faccia il lavoro necessario. Questo è il significato della grazia.
15.23.5.223“Il regno di Dio è dentro di voi.” Noi possiamo giustamente cogliere il significato più semplice di questa frase, che punta verso il luogo e la pratica della meditazione. Ma esiste un secondo significato, raramente colto, che punta verso il tempo e l'immediatezza: il regno è qui ed ora.
15.23.5.230Perché creare inutili frustrazioni attraverso un atteggiamento troppo ansioso, esagerando l'attività spirituale? Tu sei nelle mani dell'Io supremo anche adesso, e se esiste in te l'aspirazione fondamentale la tua crescita andrà avanti senza che tu debba provare ansia. Lascia andare il fardello...
15.23.5.232,Nessuno di noi può far di più per la propria crescita spirituale che togliersi di mezzo! La faccenda di far qualcosa con la mente o praticare qualche esercizio col corpo per avvicinarsi di più all’Io supremo si basa sul credo del Cammino Lungo che siamo noi che abbiamo il potere di raggiungere quel desiderio e quello stato desiderabile. Ma invece di cercare di raggiungere l’Io supremo, perché non permettere all’Io supremo di raggiungere noi? Ciò può essere fatto solo se ci togliamo di mezzo.
15.23.5.235Si può correttamente dire che nessun uomo possa giungere alla fine della sua Ricerca. Ma ciò è dovuto al fatto che un giorno imparerà che l’atteggiamento di ricerca è in se stesso uno degli ultimi ostacoli, e deve essere messo da parte.
15.23.5.239
9 dic 2010
10 dic 2010
11 dic 2010
12 dic 2010
13 dic 2010
22 gen 2011
25 feb 2011
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10 mag 2016
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23 mag 2021
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