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Anche durante la più lunga ed oscura notte dell'anima l'Io supremo non è assolutamente meno vicino a lui di quanto lo era quando gli rivelò la propria presenza nell'estasi e nella gioia.
15.23.3.6La Notte Oscura è molto meno una notte oscura quando egli crede, comprende o addirittura sa che si tratta dell’opera dell’Io supremo, di un movimento della Sua grazia.
15.23.3.47Io ho sempre predicato il vangelo della speranza, perché anche se non facesse null’altro, incoraggia lo sforzo, da’ un tonico al proprio spirito, e aiuta la persona ad attraversare i suoi momenti più bui. Come disse il Conte de Saint Germain “ogni tunnel ha la sua fine”.
15.23.3.50Se l’Io supremo non lo conducesse ad attraversare la notte oscura, dove diventa indifeso come un infante, privo di possedimenti interiori personali come un povero indigente, come potrebbe mai imparare che non è attraverso i suoi poteri e capacità personali che potrà finalmente elevarsi nell’illuminazione duratura?
15.23.3.54La Notte Oscura dell’Anima: nel passare attraverso ciò, la massima umiliazione che abbia mai sperimentato, e passandola con rassegnazione, con pazienza e senza ribellione egli riduce l’ego ad una cifra e distrugge il suo potere su di lui.
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26 gen 2014
3 ott 2018
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7 feb 2022
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