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La natura spirituale può essere scoperta solo spiritualmente – non a livello intellettuale, o emotivo e certamente non fisico. Questa scoperta spirituale si raggiungere con l'intuizione.
14.22.1.1Il mistero in cui siamo stati introdotti non è penetrabile tessendo fantasie o logiche intellettive. Ma l'intuito, se siamo abbastanza pazienti e volenterosi da seguirlo, può condurci in un'esperienza travolgente, dove scopriamo che ESSO è lì, è sempre stato lì.
14.22.1.2Non è attraverso un qualsiasi processo intellettivo di ragionamento, dalle premesse alle conclusioni, che veniamo a sapere di esistere, ma attraverso un'intuizione immediata e spontanea.
14.22.1.3Dove l’ego semplicemente crede, l’intuizione certamente sa.
14.22.1.6La scoperta della sua presenza rende possibile una forma di comunicazione tra la persona e l'Io supremo che è passiva, non attiva. Cioè egli viene diretto, guidato o corretto attraverso le sue facoltà umane, intuitivamente. La persona agisce, fa, pensa, pensa e decide come se lo facesse completamente da solo. Ma non è così: egli risponde all'Io supremo, agli effetti della sua presenza, non più ostacolata dal suo ego.
14.22.1.8Essere guidati dall’intuizione non significa che ogni problema verrà risolto istantaneamente appena appare. Alcune soluzioni non verranno alla coscienza fin quasi all’ultimo momento prima di averne veramente bisogno. Egli impara ad essere paziente, a permettere al potere superiore di seguire la propria strada.
14.22.1.8C'è una facoltà nell'uomo che sa la verità quando la vede, che non necessita di argomentazioni, riflessioni o cogitazioni che attestino o provino ciò che sa.
14.22.1.12C'è un altro modo di sapere oltre a quello normale, cioè tramite il canale degli occhi o dei pensieri, un modo che si può trovare solo acquietando la mente e mettendo a tacere le emozioni.
14.22.1.13C'è questa magnifica potenzialità nell'uomo che giace per la maggior parte inutilizzata, questa facoltà d'intuizione che lo collega ad un ordine superiore dell'essere.
14.22.1.14Quante menti hanno ponderato sulla vita e cercato il suo significato, solo per sentirsi sconcertati e trattenuti dalle proprie limitazioni? Perché anche se l'intelletto attivo per sua natura pone queste domande solo l'intuizione può rispondere in modo adeguato. Ma quest'ultima è la meno coltivata di tutte le nostre facoltà e la più apatica, ecco perché non abbiamo accesso alle risposte, e perché le domande rimangono inquietanti e perfino torturanti.
14.22.1.17Questi sentimenti intuitivi ci dicono che un tipo di Essere più profondo si trova alla base della nostra coscienza ordinaria.
14.22.1.21E' quasi impossibile porre nel pensiero ciò che è superiore al pensiero. Ma potrebbero essere d'aiuto accenni, suggerimenti e simboli. Solo l'intuizione, che avviene per conto proprio, può avvicinarsi ancora di più alla realtà e presentare ciò che più le assomiglia.
14.22.1.22Se ci manca la capacità di comprendere, soppesare o percepire l'Infinito, abbiamo comunque la capacità di percepire intuitivamente la sua presenza.
14.22.1.25Noi possiamo convincere in nostro intelletto che l'anima esiste – ma la sola prova veramente appropriata è un'esperienza personale intuitiva di essa.
14.22.1.29La scoperta dell'esistenza dell'anima non è risultato di analisi intellettuale o sensazione emotiva, ma di esperienza intuitiva.
14.22.1.30L'intuizione proviene da, e conduce all'Io supremo.
14.22.1.34La forza o la debolezza della nostra intuizione determinano il grado della nostra evoluzione spirituale. Ciò che inizia come dolce resa all'intuizione per pochi istanti un giorno si risolve in una completa resa dell'io all'Io supremo per sempre.
14.22.1.35Per trovare la propria strada verso le grandi verità non basta usare l'intelletto da solo, per quanto acuto possa essere. Aggiungici l'intuizione: a quel punto avrai l'intelligenza. Ma come si fa a svelare l'intuizione? Penetrando più in profondità e acquietando il rumore dei pensieri.
14.22.1.37L'intuizione ci dice cosa fare. La ragione ci dice come farlo. L'intuizione indica la direzione e dà la destinazione. La ragione ci mostra la mappa della strada per arrivarci.
14.22.1.38Quando l’intuizione guida ed illumina l’intelletto, equilibra e trattiene l’ego, sorge quella che i saggi definiscono la “vera intelligenza”.
14.22.1.41L’intuizione non ha necessità di bramare la verità. Mentre l’intelletto la cerca ed è affamato di essa, l’intuizione già la conosce e la sente.
14.22.1.42L’intuizione è la verità tratta dal proprio io personale, cioè dall’interno, mentre invece l’intelletto spreme le sue conclusioni sulla base di evidenze presentate, cioè dall’esterno.
14.22.1.43Normalmente c'è bisogno di molto tempo per accumulare dati e deliberare correttamente prima di poter prendere le decisioni e giudizi più corretti. Tutto questo non è necessario per farlo con l'intuizione, in quanto l'intuizione stessa opera al di fuori del tempo e al di là del pensiero.
14.22.1.46Un'idea intuita è ben diversa da quella che deriva dal normale processo del pensiero logico. A meno che non venga distorta o confusa dall'individuo stesso, essa è sempre affidabile. Possiamo dire la stessa cosa di un'idea dell'intelletto?
14.22.1.47L’intuizione deve impartire degli ordini che l’intelletto dovrà eseguire. Il ragionamento e gli aspetti pratici, come pure i dettagli per metterla nella pratica, verranno forniti dall’intelletto stesso. Ma la funzione originale di fornire la direzione, e l’autorità per impartire gli ordini, saranno competenza esclusiva dell’intuizione.
14.22.1.55Quanto non può ricevere l’intelletto pensante in lui, può ricevere la sua intuizione mistica.
14.22.1.57Il primo passo che deve intraprendere è sentire in maniera consapevole dentro di sè la presenza della Potenza superiore, notando in maniera vigilante e coltivando le intuizioni che essa gli invia.
14.22.1.60Egli deve educarsi a riconoscere i primi lievi approcci dell’ “umore intuitivo” ed allenarsi a far cadere tutto quando nota che sta iniziando.
14.22.1.61I sentimenti intuitivi sono facilmente e quindi spesso affogati nelle attività esterne del corpo, le passioni, le emozioni o l’intelletto, per cui soltanto coltivandoli deliberatamente si possono salvaguardare e rafforzare.
14.22.1.62Il segreto è di arrestare all'istante tutto quello che si sta facendo in quel preciso momento, o persino quello che si sta dicendo, e riorientare tutta l'attenzione verso l'intuizione che sta arrivando...
14.22.1.66,L’intenzione cresce utilizzandola e obbedendole.
14.22.1.69La guida dell'intuito non viene necessariamente quando la cerchiamo, ma quando la richiede l'occasione. Di solito non arriva fin quando non è veramente necessaria. L'intelletto, che fa parte dell'io, spesso la cerca in anticipo rispetto all'occasione, sospinto dall'ansia, dalla paura, dal desiderio o proiezione. Questa ricerca prematura non porta frutti.
14.22.1.71Quando uno ha rivisto un problema da tutte le angolazioni, e lo ha fatto non solo con i più acuminati poteri della mente ma anche con le più raffinate qualità del cuore, alla fine esso dovrà essere messo nelle mani dell'Io supremo e lasciato andare. La tecnica per farlo è semplice. Consiste nello stare fermi. Nel momento in cui si lascia cadere il problema si trionfa sull'io. A questo punto la Grazia può entrare e fare quello che l'io non può fare. Può fornire una guida o in quel momento o in seguito sotto forma di un'idea evidente.
14.22.1.72,L'errore più comune è cercare di produrre o costruire l'intuizione. Non si può. E' un qualcosa che viene verso di te. Quindi non ti puoi aspettare che appaia mentre ti stai concentrando su di un problema, se mai dopo che hai rimosso il problema. Ma anche allora è una questione di Grazia – potrebbe giungere come non giungere.
14.22.1.73La rinuncia a tutti i desideri terrestri, la liberazione del cuore da tutte le passioni animali, il lasciare andare tutti gli appigli egoistici – questi atteggiamenti sorgeranno spontanei e cresceranno naturalmente se un uomo è veramente nella quiete della mente, in modo che la sua intuizione possa asserirsi poco alla volta.
14.22.1.76Spesso l’intuizione non lo avvisa fino a quando il tempo per un’azione o una decisione o una mossa è quasi a portata di mano. Quindi egli deve attendere pazientemente fin quando non arriva e non deve permettere all’intelletto o all’immaginazione di costruire piani fantasiosi che potrebbero essere cancellati dal sorgere dell’intuizione.
14.22.1.77Tali intrusioni da un reame al di là del pensiero conscio potrebbero essere intrusioni celestiali. Se è così resistere ad esse equivarrebbe a perdere molto ed accettarle sarebbe guadagnare molto. Ma dovranno essere colte sull’ala. I loro delicati inizi debbono essere riconosciuti per quel che sono – delle guide preziose.
14.22.1.82L’intuizione non sempre irrompe come un bagliore dal profondo della mente nella coscienza: molto spesso essa si forma molto lentamente, durante ore, giorni e perfino settimane.
14.22.1.86Chi sente il quieto bisbigliare dell’intuizione? Chi, sentendo, obbedisce? Non solo normalmente non viene notato, ma la sua guida non è ricercata; gli uomini preferiscono, e seguono, la direzione dell’io.
14.22.1.87Se gli uomini seguissero di più la loro intuizione ci sarebbero state meno tragedie che avrebbero potuto essere prevenute o rimpianti che avrebbero potuto essere evitati.
14.22.1.89La sensazione senza barriere che si prova per prima verso un oggetto, una persona, un evento nella maggior parte dei casi è l'intuizione giusta nei suoi riguardi. Ma deve essere colta sull'ala o scomparirà.
14.22.1.91L’intuizione deve essere colta rapidamente e l’ispirazione deve essere seguita immediatamente se esse devono rimanere e non svanire.
14.22.1.94Se andiamo incontro con rispetto ad ogni sentimento di intuizione e gli diamo la nostra fiduciosa collaborazione, poco a poco esso diventerà un visitatore frequente.
14.22.1.95La mente più profonda è così vicina alla fonte del karma che molte volte potremmo ottenere la sua giusta guida non solo intuitivamente, dall'interno, ma anche grazie alle circostanze, dall'esterno.
14.22.1.100L'intervallo tra l'apparizione e la scomparsa di un pensiero intuitivo è talmente breve che egli dovrà rispondere immediatamente e attentamente. Se non la coglie si accorgerà che la mente potrà tornarvi solo con difficoltà e con incertezza.
14.22.1.101Possiamo ricevere più facilmente una nuova verità nella quiete della mente che nell’agitazione della mente. Quando il pensiero è stato acquietato inizia l’intuire. Un tale silenzio interiore non è inutile indolenza, bensì esperienza creativa.
14.22.1.102L'Io supremo può utilizzare qualsiasi evento, persona o libro come messaggero. Può far agire anche qualsiasi circostanza nello stesso modo. Ma egli deve avere la capacità di riconoscere quel che sta accadendo, e la volontà di ricevere quel messaggio.
14.22.1.103Lasciare che le sensazioni intuitive possano passare richiede una passività interiore che la meditazione promuove ma che l'estroversione inibisce.
14.22.1.104Offriti come vuoto calice da riempirsi con la guida intuitiva dell'Io supremo. Non fermarti prima di aver raggiunto questa meta, non ti accontentare di una vita mezza di qua e mezza di là.
14.22.1.105Quando si è alla ricerca della luce dell’intuizione su un argomento, si consiglia all’aspirante di porsi in posizione reclinata. Questa, per quanto passiva, verrà correlata con la passività della mente che egli dovrà coltivare in quel frangente.
14.22.1.110Un’intuizione che è vaga e debole all’inizio può diventare chiara e certa alla fine se le viene permesso di crescere.
14.22.1.112Abbi fede nei suggerimenti che ti vengono dall’interno e accetta la loro guida. Quando sei insicuro al loro riguardo, aspetta, e gradualmente si chiariranno da soli.
14.22.1.114Sono messaggi portati dall'infinito per la benedizione e la guida dell'uomo che non è infinito. Ma egli deve riconoscere il loro valore e rispettare la loro fonte.
14.22.1.116Alla ricerca di una guida quando dobbiamo prendere una decisione epocale, o intraprendere un passo importante, è buona cosa entrare nel “silenzio” con il nostro problema…
14.22.1.118,A volte un’intuizione appare come vaga sensazione che ossessiona nu uomo e che egli non riesce a scrollarsi di dosso.
14.22.1.121Se egli crede fermamente nei propri poteri intuitivi nascosti egli sarà in grado di attribuire gran parte del proprio successo alla sua prontezza a seguire la loro guida, nonostante l’opposizione della logica e delle circostanze.
14.22.1.122Quando ci teniamo occupati con tutte le cose esteriori e la nostra mente con pensieri di cose esteriori, l'intuizione non è in grado di inserirsi nella nostra consapevolezza. Anche se ci sussurra non ci renderemo conto di ciò che avviene. Se continuiamo ad ignorarla potremmo perdere totalmente la capacità di sentirla. E allora dobbiamo ri-allenarci a farlo. La pratica della meditazione è appunto un modo di allenare la nostra ricettività.
14.22.1.123Vaghiamo e facciamo errori senza sosta nella nostra vita perché non abbiamo tempo per ascoltare la voce dell'Oltresé – cioè l'Intuizione.
14.22.1.125Se prestassimo attenzione alle nostre intuizioni come facciamo per i nostri desideri sarebbe fatta. L’Illuminazione giungerebbe in un tempo non troppo lungo.
14.22.1.127Nel cercare di trovare una risposta intuitiva è importante formulare il problema o i quesiti nella maniera più chiara e netta possibile.
14.22.1.129Se egli sente l'intuizione, ma non la segue, allora anche se in modo lieve, la facoltà che la produce comincia a perdere forza. Questa è la pena imposta per tale mancanza, e ciò dimostra quanto sia grave.
14.22.1.133Se egli è sempre all’erta per questa sensazione intuitiva, egli getterà di lato qualsiasi cosa stia facendo per meditare immediatamente su di essa. Egli dipenderà sempre più da questi esercizi casuali, in contrasto con la sua dipendenza dagli esercizi fissati nella sua routine sul Cammino Lungo.
14.22.1.134Fa' tesoro di ogni istante in cui l'intuizione si fa sentire, e in particolare quando prende la forma di un'occhiata nella verità superiore; è a questo punto che tutte ole altre cose dovrebbero essere messe fermamente da parte per poter sostenere e prolungare quell'esperienza.
14.22.1.135Se solo riuscirà a dare credito al messaggio del proprio intuito, l'essere superiore non lo tradirà. Egli riuscirà a trovare la sua strada verso una vera salute equilibrata e profonda pace interiore. Senza cercare altri, sapendo che in sé medesimo risiede il rappresentante del Divino e che ciò può concedergli il giusto tipo di aiuto, egli dipenderà dall'eterna presenza per avere totale fiducia in sé stesso.
14.22.1.137Se uno coltiva una sufficiente fede dalla mente cosmica giungerà la risposta alle sue aspirazioni e, eventualmente, giungeranno le risposte alle sue domande. Per riceverle bisogna imparare a tenere una costante attenzione alle sensazioni dell'intuizione, e ai messaggi di natura più delicata e di aver fiducia nei suoi suggerimenti interiori. La sua attenzione deve sempre avere Dio al suo centro.
14.22.1.138Attraverso la costante preghiera e l'aspirazione verso il suo Sé superiore lo studente potrà ottenere degli incitamenti di tanto in tanto. Dovrebbe coglierli quando appaiono e concedersi a loro: in questo modo otterrà la guida necessaria dall'interno.
14.22.1.139Quando avrai imparato a riconoscere la voce dell'intuizione segui le sue imposizioni; non esitare a seguirle, e non cercare di trovare scuse per non farlo se la direttiva è sgradevole.
14.22.1.140Qualsiasi sia il problema personale, se la ragione, l'esperienza e l'autorità non riescono a risolverlo portale dentro di te nel centro immobile e profondo. Ma devi imparare ad aspetare con pazienza la risposta, poiché il blocco è in te, non in esso. Può passare un giorno, o un mese, prima che una risposta venga sentita, pensata o materializzata.
14.22.1.142C’è un senso di sacralità, di santa pace in quei momenti, che dovrebbero essere tenuti cari, come momenti preziosi come in realtà sono. Essi contengono accenni della comunione con il Sé Superiore, elementi di qualcosa che è al di là dell’ego ordinario, delle possibilità del trascendere il passato con i suoi frammenti di ricordi ed errori.
14.22.1.143In qualsiasi evento importante egli cercherà la guida dai livelli intuitivi dell’essere, come pure da quelli intellettuali.
14.22.1.144Dove non è facilmente raggiunta la coscienza di veglia, a causa dei suoi affanni, allora sarà la coscienza di sogno ad essere più ricettiva al messaggio.
14.22.1.147A volte un’intuizione non rimane a lungo. Attraversa come un lampo la coscienza per una breve frazione di secondo e poi scompare. A meno che non viene colta e riconosciuta durante questo rapido passaggio quando è ancora fresca, sarà difficile farlo in seguito.
14.22.1.148Essi tradiscono la parte superiore di se stessi ogni volta che resistono, rifiutano, o semplicemente ignorano i sentimenti intuitivi che pervengono così delicatamente nella coscienza.
14.22.1.151Quando la voce interiore dice cose che non ci piace sentire siamo propensi ad ignorarla.
14.22.1.154L'intuizione è la voce che lo chiama costantemente verso il suo stato più elevato. Ma se egli non si ferma mai, o raramente, nel vortice delle sue attività ad ascoltarla, non riuscirà a trarne beneficio.
14.22.1.159Alla fine egli si affiderà a questa piccola voce interiore, la quale, se egli ascolta con umiltà, parla e gli dice quale strada prendere.
14.22.1.163Egli apprenderà prima o poi tramite la prova dell’esperienza che dovrà demandare al suo sentimento intuitivo ogni qualvolta si manifesti il suo giudizio, la sua guida o il suo avvertimento.
14.22.1.166Edison disse che tutte le sue invenzioni crescevano da alcuni flash iniziali che si sviluppavano sgorgando dall’interno. Il resto era un problema di ricerca.
14.22.1.167Egli è forse totalmente aperto ai sentimenti intuitivi che sorgono dal suo essere più profondo, dal suo sacro sé? Oppure il suo io lo intralcia attraverso le proprie rigidità, abitudini e tendenze? L'importanza di queste sensazioni è che esse sono indizi sottili come fili che devono essere seguiti, poiché possono portare la persona ad un santo rinnovamento o alla rivelazione.
14.22.1.169La capacità di rispondere alle intuizioni spirituali è latente in ogni uomo ma è sviluppata e formata solo in alcuni.
14.22.1.170E’ vero che la coscienza è la voce dell’Io supremo nella vita morale di un uomo, ma è anche vero che egli ascolti di rado il suo puro suono. Il più delle volte lo sente mescolato con molto egoismo.
14.22.1.174Prima che un uomo si lamenti che non è in grado di ottenere l’intuizione dovrebbe ricordare che una sua colpa morale potrebbe essere responsabile di questo. Ciò potrebbe non solo prevenire dal ricevere le vere intuizioni ma anche di rispondere ad esse durante l’azione.
14.22.1.180Quando l'intuizione punta il dito verso qualcosa che non è gradito all'io, l'intelletto cerca e normalmente trova una scusa per rifiutarla. Un uomo che veramente e sinceramente vuole scoprire la Realtà dovrebbe tenere gli occhi aperti per qualsiasi avvertimento, suggerimento o segnale che possa essere utile alla sua Ricerca, perché questi sono la risposta dell'Oltresé alle sue aspirazioni. L'Oltresé può offrirgli la Realtà e mettere tali segnali lungo la sua strada.
14.22.1.189Nessun parere sarà migliore e più sicuro di quello che proviene da un uomo a se stesso attraverso l'intuizione. Ma prima egli deve essere certo che si tratti di intuizione.
14.22.1.190Tutti gli uomini ad un certo momento ricevono suggerimenti intuitivi dall’interno, mentre alcuni altri ne ricevono costantemente. Quindi l’intuizione non è una manifestazione rara o straordinaria. Quel che è raro e straordinario è la percezione pura di essa, la sua corretta comprensione...
14.22.1.194,Fin quando il suo sviluppo non ha raggiunto il punto in cui una intuizione genuina viene immediatamente riconosciuta come tale, e una pseudo-intuizione viene rapidamente riconosciuta per quel che è, egli non deve abbandonare l'uso della ragione, bensì considerarla come come validissima alleata.
14.22.1.195,Come può egli giudicare se la guida interiore è veramente quella dell'intuizione, o se è solo pseudo-intuizione? Uno dei modi è di considerare se tende al beneficio di tutte le parti interessate in una situazione, degli altri come pure di se stesso. La parola “beneficio” deve essere compresa in questo caso nel suo senso più ampio, deve includere il risultato spirituale insieme a quello materiale. Se la guida non conduce a questo risultato allora essa è spronata dall'io e contiene la possibilità dell'errore.
14.22.1.196...La differenza tra un mero impulso e una vera intuizione spesso può essere scoperta in due modi: primo, aspettando alcuni giorni, e la mente subconscia a questo punto ha la possibilità di dare il suo aiuto nel decidere sulla questione; secondo, notando il tipo di emozione che accompagna il messaggio. Se l'emozione è di tipo più basso come rabbia, indignazione, cupidigia, o lussuria molto probabilmente si tratta di un impulso. Se è di ordine più elevato come altruismo e perdono è molto probabilmente un'intuizione.
14.22.1.198,Riuscirai a riconoscere la voce della saggezza quando dovrai prendere una decisione poiché questa procede verso l'esterno da una profonda calma interiore, da una totale tranquillità, mentre l'impulso sgorga spesso da un entusiasmo esagerato o da eccitazione indebita.
14.22.1.199Le richieste che provengono dall'essere interiore sono sentite all'inizio in maniera così debole, per quanto possano essere forti sul loro piano, che tendiamo a disconoscerle come banali. Questa è la tragedia dell'uomo. Le voci che così spesso lo sviano verso sentieri dolorosi – le sue passioni, il suo ego e il suo intelletto accecato – sono forti e insistenti. Il sussurro che lo guida correttamente verso Dio è timido e lieve.
14.22.1.201Arriverà il giorno in cui lo sforzo costante e la lunga pratica gli permetteranno di riconoscere la reale intuizione dalla pseudo-intuizione con la rapidità e la certezza con cui un orecchio con una formazione musicale riconosce le note e i tempi (melodia) in un pezzo suonato.
14.22.1.206Se si tratta di autentica intuizione egli sarà sempre più convinto di essa col passare dei giorni e delle settimane, fin quando alla fine la sua verità gli sembrerà indiscutibile.
14.22.1.211Un'intuizione viene di colpo nella mente. Ma anche un impulso. Per cui non basta questo marchio per identificarla. E' forte; anche l'impulso. E' chiara, come l'impulso. Per separare l'apparenza ingannevole dalla realtà genuina dell'intuizione cerca quella traccia di certezza, sollievo, pace che seguono nella sua scia.
14.22.1.216Esso non è mai presente senza la presenza contemporanea di certe qualità. Prima di tutto c'è una totale serenità, poi una gioia che non tentenna, in seguito un convincimento assoluto della sua realtà e verità, e da ultimo la sensazione paradossale di una sicurezza stabile come la roccia, malgrado qualsiasi apparenza di circostanze avverse esteriori.
14.22.1.217Ci sono quattro modi principali per essere guidati. Essi sono: il sentimento intuitivo, cioè una generica approvazione o rifiuto di una linea d'azione proposta; un messaggio interiore diretto e preciso; la forma che assumono le circostanze esteriori; e l'insegnamento di testi ispirati. Se i quattro coesistono e sono in armonia allora puoi andare avanti con la massima sicurezza; ma se c'è contraddizione tra di loro allora è consigliabile grande cautela e procrastinare l'azione.
14.22.1.221...Solo attraverso la pura intuizione, liberata dall'egoismo emotivo e trascendendo l'illusione intellettuale egli può veramente entrare in contatto con l'Io supremo. E ciò accadrà in uno stato di totale e perfetta tranquillità; non ci sarà nulla dell'eccitamento emotivo che caratterizzò la pratica ben fatta della precedente fase di esercizi di meditazione.
14.22.1.222,Poiché viene dall’interno, viene con la sua propria autorità. Quando si tratta della “cosa vera” il ricercatore non dovrà mettere in dubbio, esaminare o verificarne l’autenticità, non dovrà correre da altri per ottenere la loro valutazione sul suo valore o il suo rifiuto come pseudo-intuizione. Egli saprà in modo travolgente che cos’è nello stesso modo in cui sa chi è lui.
14.22.1.236Quando un uomo esita troppo a lungo ad intraprendere una strada che l'intuito gli suggerisce di prendere, e che riguarda la sua vita superiore, potrebbe intervenire il destino per fargli capire improvvisamente che questa è la via, e che tutti i dubbi dovrebbero essere scacciati.
14.22.1.240Ogni pensiero che giunge a noi da quella altezza serena arriva con una divina autorità e forza penetrante che sono assenti da tutti gli altri pensieri. Noi riceviamo il visitatore con entusiasmo e gli obbediamo con fiducia.
14.22.1.243L'intuizione non è al pari, ma piuttosto è superiore a tutte le altre facoltà umane. Essa trasmette il più dolce dei sussurri, comandi provenienti dall'Io superiore, mentre le altre facoltà non fanno altro che eseguirli. Essa è il padrone, le altre sono i servi. L'intelletto pensa, la volontà lavora, e l'emozione porta verso l'attuazione della guida percepita intuitivamente, nell'uomo adeguatamente sviluppato e spiritualmente eretto.
14.22.1.244Il filosofo è nel contempo un pensatore ed un credente, ma il suo ruolo principale non è né l'uno né l'altro, è quello dell'intuitivo.
14.22.1.245L'intuizione deve dirigere tutte le facoltà dell'uomo. Egli deve seguirla, anche quando esse non sono d'accordo con la sua guida. Poiché essa vede più lontano di quanto loro potranno mai, essendo un effluvio di quella sua parte divina che in un certo senso è una porzione della divinità universale. Se egli può essere certo che non si tratta di una pseudo-intuizione, la verità che si trova in essa lo condurrà a quanto di meglio esiste nella vita, sia mondana che spirituale.
14.22.1.246Nel filosofo pienamente qualificato l’intuizione è la facoltà più attiva.
14.22.1.250L’intuizione deve collegare tutte queste differenti funzioni della personalità e dirigerle verso il suo più reale benessere.
14.22.1.251Un uomo è veramente libero quando la sua intuizione dirige il suo intelletto e guida le sue energie.
14.22.1.252Il sentire è parte dell'introspezione nel Vero come il sapere. Da' vita al risultato finale. Viene evocato da scritture illuminate e da opere d'arte ispirate. Il pensiero può non proclamare qui il suo regno, ma l'intuizione, la voce silenziosa dell'Io supremo, può farlo.
14.22.1.254...Tra tutti i vari poteri della mente l'intuizione correttamente svelata è tra i più inestimabili. Avverte sempre se si prende la direzione sbagliata e spesso consiglia quella giusta...
14.22.1.256,“A volte ho la sensazione, infatti l’ho molto forte, una sensazione di interferenza…che una mano che mi guidava ha interferito” confessò Winston Churchill durante un discorso nell’ottobre del 1942
14.22.1.256,L'uomo che si è allenato ad ascoltare la voce dell'intuizione, cioè che si è allenato ad aspettare che essa parli e si è disciplinato ad essere all'erta interiormente e allo stesso tempo silenzioso, non dovrà soffrire i dolorosi conflitti e tormentose scissioni come gli altri, difronte a problematiche che richiedano una scelta o una decisione.
14.22.1.259Egli potrebbe scoprire, se accetta la guida dell'intuizione, che anche se le circostanze sfavorevoli rimangono le stesse, immutate, il suo atteggiamento nei loro confronti non lo è. A partire da questo cambiamento interiore gli verrà concessa la forza di affrontarle, la calma di gestirle impassibile, e la saggezza di trattarle correttamente.
14.22.1.260Non esiste un singolo percorso che una vita guidata dall'intuito deve seguire. A volte egli riesce a vedere in un unico lampo di visione sia il percorso che la destinazione, ma in altri casi vedrà solo il passo successivo davanti a lui, e dovrà tenere la mente aperta sia per quanto riguarda il secondo passo che per quanto riguarda la destinazione finale.
14.22.1.261L’intuizione – che Bergson definì la strada più sicura verso la verità – sradica le esitazioni. Quando sei in contatto con l’Io supremo nel risolvere un problema ricevi un ordine diretto su cosa fare e sai subito che è la cosa giusta. Si dissolvono le nuvole, le esitazioni e i vacillamenti che sorgono quando si dibatte tra diversi punti di vista...
14.22.1.265,La vita di un uomo sarà meno affannosa e la sua felicità più sicura se la sua ragione governerà il suo corpo e la sua intuizione governerà la sua ragione.
14.22.1.269Egli potrà essere certo che qualsiasi azione dovrà perseguire sotto la guida dell'Io supremo sarà sempre per il suo bene ultimo, anche se potrebbe essere per il suo apparente danno nell'immediato.
14.22.1.272Le prove più soddisfacenti verranno a lui, cioè che l’Io supremo sta realmente guidando il corso della sua vita esteriore e sta realmente ispirando il corso della sua vita interiore.
14.22.1.275Ci saranno delle decisioni che egli non ha pensato in maniera logica, mosse che non ha programmato con calcolo. Eppure la sequenza di eventi futuri proveranno che l’una era quella giusta, l’altra saggia. Poiché saranno giunte intuitivamente.
14.22.1.276Gesù paragonò Il Regno dei Cieli ad un seme di mostarda, una similitudine usata dai giudei per qualcosa di estremamente piccolo. Perché lo fece? Perché al suo primo apparire il Regno non è un’esperienza ma un’intuizione - ed essa ha inizio come una guida estremamente flebile e minuscola.
14.22.1.281La pratica della meditazione è semplicemente l'approfondimento, l'ampliamento, e il rafforzamento dell'intuizione. Un'esperienza mistica è solo una prolungata intuizione.
14.22.1.282,E’ importante che la sensazione di “ritiro interiore” che gli perviene certe volte sia seguita immediatamente, ogni volta che sia possibile, dal ritiro dagli affari esteriori per qualche minuto, e dalla concentrazione su quello a cui porta quella sensazione...
14.22.1.284,Esiste qualcosa di più privato, di più intimo dell'intuizione? E' l'unica cosa in loro possesso da cui iniziare per ottenere le esperienze mistiche, le occhiate, la vera illuminazione. Eppure essi insistono a cercare tra coloro che sono al di fuori di loro, tra i maestri, ciò che deve essere cercato e sentito dentro di loro.
14.22.1.285L’insegnamento che vale di più viene direttamente dal tuo essere interiore, non da quello di un altro.
14.22.1.287Ciò che lo guida al dio all’interno del suo essere quel filo sottile di sentimento ed intelligenza intuitivo, in un primo momento può apparire e scomparire ad intervalli.
14.22.1.289All’inizio l’intuizione è come un fragile filo, quasi impalpabile, di cui a malapena si rende conto; ma se l’ascolta, fissando ostinatamente la sua attenzione su di lei, le sue visite avverranno sempre più spesso. Se egli segue quel filo fino alla sua fonte il messaggio diventa più chiaro, più forte e preciso.
14.22.1.290Se riesci a seguire la traccia di questa sottile sensazione fino alla sua radice otterrai una ricompensa incommensurabilmente maggiore di quanto sembrava promettere.
14.22.1.291E’ solo attraverso un uso costante che l’intuizione può maturare in una illuminazione mistica.
14.22.1.292Se uno riesce ad imparare a coltivare correttamente questi brevi momenti d'intuizione, da questi si potranno sviluppare nel tempo degli stati d'animo mistici di maggiore durata e di più profonda intensità. E in seguito potrebbe giungere a maturazione il frutto di tutti questi stati d'animo – un'esperienza estatica dove la grazia scende con risultati che gli cambiano la vita.
14.22.1.293
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