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Tutto quel che si può dire, giustamente, è che l’idea del mondo è presente nella nostra subcoscienza. Quando si asserisce che il mondo reale che gli corrisponde è al di fuori, indipendente e lontano da noi, asseriamo una supposizione.
13.21.2.19Questa è conoscenza dell'ordine più elevato, che tutto ciò che sta attorno e dentro di noi, qualsiasi pezzetto di Natura o di creatura, l'esperienza di vita con un corpo fisico e di morte senza di esso – sono solo forme di conoscenza.
13.21.2.97Non è solo speculazione personale ma un comune fatto di scienza, un punto accettato della fisiologia dei sensi, un risultato conosciuto di ricerca anatomica che l’essere coscienti di ciò che vediamo e sentiamo è quel che realmente sperimentiamo, e non le cose in se stesse. Alla fine tutti i nostri fatti sono mentali, tutto quel che ci circonda viene riconosciuto solo come nostri pensieri personali.
13.21.2.100L’unico mondo che conosciamo, l’unico mondo che potremo mai conoscere è quello all’interno della nostra mente. Prova di ciò è che quando esso lascia la nostra mente nel sonno profondo per noi esso non ha nessuna esistenza; la seconda prova è che quando esso rientra nella nostra mente al risveglio le percezioni dei sensi che ci dicono della sua esistenza rientrano anch’essi nella mente.
13.21.2.113Esiste una capacità naturale che è comune a tutti gli esseri umani e a tutti gli esseri animali – una capacità che è la vera essenza dell’ipseità. E’ la coscienza. Il più importante di tutti gli stati di coscienza è la conoscenza.
13.21.2.129,Non è che ci siano diverse menti nell’uomo, bensì diverse qualità di una stessa ed identica mente in ognuno di loro.
13.21.2.134Perché tante persone non sono consapevoli della propria esistenza superiore? La risposta è che la loro facoltà di consapevolezza è l’esistenza spirituale stessa. Qualsiasi cosa le persone sappiano la sanno attraverso la consapevolezza che è dentro di loro. Ciò che dentro di loro sa qualsiasi cosa è il loro elemento divino...
13.21.2.136,La mente interpreta le proprie esperienze in un modo particolare perchè, a causa della sua struttura, non può farlo in altro modo. Ma tali limitazioni non sono né eterne né assolute. Quando nel sogno, o nello yoga, o nella morte o nell'allucinazione esse vengono bruscamente allentate allora l'esperienza viene interpretata in un modo nuovo e differente.
13.21.2.137Lo scrittore George Moore non era particolarmente interessato nella metafisica e normalmente non toccava quest’argomento. Eppure una mezza frase che scrisse riguardo allo scrivere contiene il più importante e significativo principio della metafisica. E cioè: “Solo la mia mente mi è conosciuta”.
13.21.2.142La mente umana può entrare in relazione – cioè diventare conscia – con ciò che è della sua stessa natura, ciò che le è correlato, ciò che è anch’esso mentale. E’ impossibile per le cose materiali entrare direttamente nella coscienza immateriale dell’uomo.
13.21.2.163L'oggetto visto, l'occhio che lo vede e l'atto del vedere sono tutti parte di una scena creata dalla mente; sono tutti idea.
13.21.2.172Poiché io sono un essere cosciente sono consapevole delle sensazioni fisiche e dei pensieri mentali; ma la coscienza che permette alla consapevolezza di esistere di pes sé esisteva prima delle sensazioni e prima dei pensieri, e questo vale sia per i bimbi appena nati come per gli esseri morenti. Ciò è quanto non riesce a percepire il sezionamento anatomico materialistico del corpo...
13.21.2.175,L’oggetto con cui i sensi stabiliscono direttamente il contatto è una cosa; l’impressione mentale che si ha quando si pensa a quell’oggetto viene considerata come un’altra cosa, totalmente diversa... Ma se tu analizzi come percepisci gli oggetti scoprirai che sia il percipiente che il percepito sono inseparabili nell’atto della percezione. Non puoi dimostrare una dualità tra idea e oggetto, ma solo la loro unità.
13.21.2.177,
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