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Lo scopo filosofico è di superare la differenza tra intuizioni sporadiche e conoscenza stabile, e quindi ottenere uno stato permanente di illuminazione, dimorando in ogni istante e senza tentennamenti nell’Io supremo.
13.20.4.22,La comprensione filosofica può sbocciare in lui solo dopo aver coltivato la sua intelligenza metafisica e la sua intuizione mistica.
13.20.4.59Una continua e costante ponderazione sulle idee presentate qui di per sé fa già parte dello yoga del discernimento filosofico. Tale riflessione porterà il neofita ugualmente naturalmente verso la realizzazione del suo obiettivo, come lo farà l’attività compagna, ed ugualmente necessaria, di sopprimere tutte le idee nella quiete mentale. Ciò perché tali idee non sono mere speculazioni, ma sono esse stesse il risultato di una traslazione dall’esperienza interiore...
13.20.4.66,Questo è il paradosso: sia la capacità di pensare profondamente che la capacità di ritirarsi dal pensiero sono necessari per ottenere questo fine.
13.20.4.68Certi conseguimenti come i propositi filosofici non possono essere raggiunti tutto ad un tratto. Debbono essere avvicinati attraverso una serie di passi preparatori. All’inizio essi saranno lenti, ma in seguito più veloci ed improvvisi verso la fine..
13.20.4.86E' un lungo viaggio che porta dalla condizione di ricercatore a quella di saggio. Ma ciò vale solo fin quando si attribuisce la realtà al tempo. Per coloro che sanno che la nostra esistenza umana è un movimento attraverso gli eventi, ma che l'essere umano nella sua essenza trascende tutti gli eventi e dimora nel senza tempo, questo viaggio può essere notevolmente accorciato, o portato rapidamente a destinazione. Per far ciò è richiesta una profonda comprensione della filosofia e la sua incessante applicazione a se stessi.
13.20.4.88Per il ricercatore timoroso e non istruito tuto ciò che è collegato alla vita del mondo è una fermata d’arresto sulla sua strada in salita. Per lo studente illuminato di filosofia si tratta di un passo sulla sua strada in salita. Egli riabilita l’ambiente mondano pensandolo in maniera corretta, trasforma ogni atto in sacramento perché lo vede sotto una luce divina, e vede un fratello pellegrino nel peggiore dei peccatori.
13.20.4.93Non basta conoscere il sé interiore come lo conoscono i mistici. Noi dobbiamo anche conoscere la vera natura del mondo esterno prima di poter realizzare la Verità...
13.20.4.96,Giungere alla coscienza simultanea di entrambi gli stati – l'io personale e l'Io supremo impersonale – è possibile, è stata ottenuta in maniera intermittente da mistici ed artisti – o in modo permanente dai filosofi.
13.20.4.107La filosofia porta i suoi seguaci in un pellegrinaggio dalla vita ordinaria nei sensi fisici attraverso una vita mistica nello spirito liberato dai sensi a una vita divinizzata che riporta a quegli stessi sensi.
13.20.4.113... L'Io supremo è presente in tutti gli uomini – anzi, in tutte le creature – come loro ultimo essere. Noi questo non soltanto lo sappiamo, ma lo SENTIAMO. Quindi non possiamo rimanere indifferenti di fronte alle vite degli altri. Quindi – e qui viene svelato un grande segreto – quando raggiungiamo la liberazione dalla ruota senza fine delle incarnazioni, ritorniamo di nostra volontà ancora ed ancora sulla terra solamente per aiutare gli altri, per mitigare le sofferenze e ridurre l'ignoranza …
13.20.4.129,... Egli deve prima di tutto sviluppare la trinità di testa, cuore e mano, oppure ragione, intuizione e azione e portarli poi al giusto equilibrio. Se oltre a ciò egli è ispirato dall'ideale del servizio, egli attirerà su di sé l'aiuto invisibile di coloro che sono anch'essi dediti allo stesso servizio.
13.20.4.131,Il primo passo è scoprire che esiste una Presenza, una Potenza, una Vita, una Mente, l'Essere, né prodotto né generato, senza forma, non visto e non udito, dovunque e sempre lo stesso. Il secondo passo è scoprire la sua relazione con l'universo e con noi stessi.
13.20.4.133Due cose devono essere apprese in questa ricerca. La prima è l'arte del fermare la mente, del vuotare la coscienza da qualsiasi pensiero o forma. Questo è misticismo o yoga... La seconda è cogliere la natura essenziale dell'ego e dell'universo e di ottenere la percezione diretta del fatto che entrambi sono solo una serie di idee che si srotolano nella nostra mente. Questa è la metafisica della Verità. La combinazione di queste due attività portano alla realizzazione del proprio vero Essere come l'eternamente bello e benefico Io supremo. Questa è filosofia.
13.20.4.134,Nello stato ordinario l’uomo è cosciente di sé come entità personale pensante e fisica. Nello stato mistico, simile a trance, egli perde la sua coscienza ed è consapevole solo della Divinità. Nello stato filosofico egli ritorna alla coscienza normale ma non lascia andare quello divino.
13.20.4.135Portando in sé tutto ciò che ha scoperto nello studio, in meditazione e nella preghiera egli ritorna nel mondo per ottenere esperienza di vita e per applicare nella pratica quello che ha appreso.
13.20.4.142La ricerca non è a corsia unica, ma piuttosto a tre corsie. Egli deve viaggiare lungo questa strada con la sua intelligenza, con il suo intuito e con le sue azioni...
13.20.4.143,Il mondo avrà bisogno di uomini e donne come leaders, che hanno le radici sprofondate nella vita del sé divino, ma con l'intelletto ben sveglio, le mani ben vive e con i cuori ben aperti.
13.20.4.143,Ho cercato di esprimere quanto gli antichi Saggi asiatici avevano espresso tanto tempo fa, cioè che è possibile svelare una facoltà di introspezione diretta nella natura dell’Io supremo, nella suprema realtà dell’universo, e che questa fosse la più alta forma di intuizione possibile per l’uomo...
13.20.4.152,Tutto lo studio metafisico e tutti gli esercizi mistici sono una mera preparazione per quel lampo di realtà che squarcia il cielo della coscienza, che qui viene chiamata intuizione. Quest'ultima è quindi l'esperienza più importante che attende l'essere umano su questa terra...
13.20.4.155,L’intelletto non è capace di ottenere questo tipo di conoscenza, non è in grado di ottenere l’accesso a questa più alta dimensione. Ma ciò che gli viene negato è concesso ad un’altra delle sue facoltà – l’intuizione. E vero, questa è soltanto latente in quasi tutti gli uomini; ma c’è, e con la grazia dell’Io supremo, può essere dispiegata.
13.20.4.165E’ sulla base dell’interazione tra meditazione, metafisica ed azione altruistica che si dispiega l’intuizione. Da solo non basterebbe un singolo elemento: è necessaria la congiunzione dei tre e solo allora può emergere l’intuizione…
13.20.4.175,Anche se la metafisica cerca di sollevarci fino all’idea superfisica tramite il pensiero, anche se la meditazione cerca di sollevarci tramite l’intuizione, anche se l’etica cerca di sollevarci attraverso la bontà pratica, l’arte cerca di farlo con il sentire ed apprezzare la bellezza. La Filosofia nella sua meravigliosa estensione ed equilibrio abbraccia e sintetizza i quattro e infine aggiunge la sua pietra di rifinitura, la visione.
13.20.4.178,Una tale acquisizione rivoluzionaria come l’intuizione deve necessariamente dimostrare di far parte della vita di un uomo e può solo essere sviluppata scavalcando la forza tremenda del pensiero errato abituale, neutralizzando tutto il peso tremendo del falso sentire abituale e andando contro la forza tremenda del normale agire sbagliato. In breve l’ “io” personale e familiare deve sentirsi la terra tagliata sotto i piedi. Questo viene fatto attraverso la triplice disciplina. La triplice tecnica combinata consiste nella riflessione metafisica, meditazione mistica e costante rimembranza nel mezzo di un servizio attivo disinteressato…
13.20.4.178,E’ come un sogno gigantesco, dove ogni essere umano inserisce il suo sogno privato in quello pubblico. Bisogna infrangere un doppio incantesimo prima di poter scorgere la realtà – l’incantesimo che il mondo pone su di noi e quello che l’io pone su di noi. L’uomo che si è completamente risvegliato dall’incantesimo è colui che ha ottenuto la totale visione. Tale facoltà altro non è che totale veglia. E’ immensamente difficile raggiungere, ecco perché sono così pochi i sognatori che si svegliano e perché tanti non vogliono nemmeno sentire le rivelazioni degli svegliati. Tuttavia la Natura ci insegna qui e altrove che non dobbiamo permettere alla pazienza diabbandonarci. Essa ha molto tempo a disposizione. La vita è un processo evolutivo. Gli uomini cominceranno a muoversi nel sonno in modo erratico, ma sempre più spesso.
13.20.4.194Un’esperienza mistica è solo qualcosa che viene e va, mentre la visione filosofica, una volta stabilizzata nell’uomo, non potrà mai abbandonarlo. Egli comprende la Verità e non potrà mai perdere questa comprensione quanto un adulto non potrà più perdere la sua maturità e diventare bambino.
13.20.4.198Poiché egli ha lavorato per ottenere il suo premio, poiché si è sottomesso ad una formazione ardua e paziente, e poiché egli ha intrapreso ogni passo sulla via con totale comprensione e retta visione, la sua ispirazione non rimane qui oggi e scompare domani, bensì, quando la otterrà, rimarrà costante e tenuta in modo permanente.
13.20.4.199Essere in grado di contemplare l’Io supremo come “altro” è già un risultato di ordine superiore. Ma poiché è prima di tutto intermittente, secondo incompleto e terzo imperfetto, non è ancora il massimo. In quest’ultimo c’è un’immersione finale, permanente e perfetta nell’Io supremo.
13.20.4.211Il suo ultimo compito è di ri-entrare nel mondo indaffarato e viverci come punto focale per le forze che non sono del mondo, per guarire chi soffre e per guidare chi non vede.
13.20.4.212Gli ultimi segni della morsa dell’ego perdureranno su di lui in varie forme sottili. Forse la volontà di salvarsi egli stesso lasciando indietro molti altri invischiati nell’illusione è il marchio finale da cancellare…
13.20.4.217,Nessun uomo è così in basso sulla scala evolutiva da non poter aiutare gli altri con una parola usata correttamente, o da non poter accendere un cerino nel buio, o da non poter additare l’esempio di una vita migliore.
13.20.4.218,Da tutti questi studi, meditazioni e azioni lo studente poco alla volta emergerà come uomo cambiato nell’intimo. Egli giunge all’abituale contemplazione della sua compartecipazione con l’universo nel suo insieme al riconoscimento che l’isolamento personale è illusorio, e quindi fa dei passi sicuri sull’ultimo sentiero verso il diventare un vero filosofo. La realizzazione dell’unità nascosta della sua vita con la vita del mondo intero si manifesta alla fine con un’infinita compassione per tutte le cose viventi. Per cui egli apprende a sottomettere la sua volontà personale a quella cosmica, i suoi limitati affetti egoistici al sempre più ampio desiderio del bene comune. La compassione viene a sbocciare pienamente nel suo cuore come un fiore di loto al sole...
13.20.4.224,Mai più gli sarà possibile fare volontariamente del male ad un altro; anzi, il benessere del Tutto diventerà la sua occupazione. Nelle parole del Cristo egli è “ri-nato”. Egli troverà la sua più alta felicità, dopo aver cercato la verità e la realtà, nel cercare il benessere di tutti gli altri esseri accanto al proprio. Conseguenza pratica di ciò è che egli sarà inevitabilmente portato ad uno sforzo incessante al loro servizio e per la loro illuminazione.
13.20.4.224,Quando per la prima volta ottiene questa visione , non vede solo ciò che gli dà grande gioia, ma anche quello che gli procura grande infelicità. Vede uomini sconvolti dalla vita, addolorati dalla vita, accecati dalla vita. Li vede brancolare verso i cammini sbagliati perchè non c'è nessuno che li diriga verso quelli giusti. Li vede pregare per avere la luce ma circondati dal buio. A quel momento egli prende una decisione che avrà ripercussioni fondamentali su tutta la sua vita. A partire da quel momento egli intercederà per quegli altri, si dedicherà al loro servizio spirituale.
13.20.4.226Dopo il desiderio di rimanere totalmente all'ombra dell'Io supremo, che deve sempre rimanere primario, il suo secondo desiderio è di spandere la pace, la comprensione, la compassione che ora ardono come fiamma dentro di lui, di propagare uno stato interiore piuttosto che un dogma intellettuale, di benedire e illuminare coloro che cercano il divino genitore.
13.20.4.227… Ci sono tutte le ragioni per cui un uomo che accetta il vangelo dell’azione ispirata possa diventare una forza benefica nel mondo. Qualsiasi sia il ruolo che gli capita nel gioco della vita, egli lo giocherà in modo vitale e significativo. Adesso più che mai nella sua storia, il mondo avrà la necessità di tali filosofi attivi…
13.20.4.229,Ciò che sostiene ogni mente individuale è la mente universale. Quindi ciò che è meglio per lui nell’azione etica e sociale deve anche rispondere al requisito di essere ciò che è meglio per tutti. Altrimenti è incompleta.
13.20.4.235Coloro che si impegnano in un servizio altruistico sono temporaneamente alquanto sciolti dall’ego. Naturalmente ciò si avvera solo se il servizio viene fatto con motivazioni pure, e non con motivazioni ulteriori, o miste o egoistiche.
13.20.4.238Se coloro che hanno ideali più elevati e personalità non egoistica si ritirano dalla società, lasciando che il mondo venga gestito da persone più materialistiche ed egoistiche, certamente la società verrà degenerata e quindi poterà su di sé sofferenze karmiche. Tuttavia la saggezza impone il comportamento opposto.
13.20.4.243Il suo scopo ultimo è di godere della presenza benedetta dell’Io supremo nel suo cuore. Ma non è, come per le mistiche inferiori, qualcosa da godere da soli. Egli desidera ardentemente di condividerla con altri.
13.20.4.251Se uno qualsiasi può dare un contributo spirituale, estetico, razionale ed etico all’umanità, nel contempo egli serve anche Dio, anche se non appartiene a nessuna religione. Poiché egli si sta armonizzando con il Mondo-Idea.
13.20.4.258Chiunque voglia attrarre la gente verso la filosofia deve iniziare aiutando le proprie predicazioni con l’attrattiva del suo proprio esempio personale nella vita di tutti i giorni. Deve continuare praticando l’amore per tutti e dipendendo dal potere della verità. Deve finire pregando per gli altri in segreto e offrendosi al Divino come puro strumento di servizio.
13.20.4.260Quando la Potenza Superiore conduce un uomo alla posizione prodotta dalla sua costante aspirazione a servire, insieme alle sue personali qualificazioni a farlo, gli verrà anche concessa la forza e la saggezza di cui può aver bisogno.
13.20.4.261Comprendere il misterioso linguaggio del Silenzio e riportare tale comprensione nel mondo dei nomi e delle forme attraverso un lavoro che possa esprimere la vitalità creativa dello Spirito è uno dei modi in cui tu potrai servire l’umanità.
13.20.4.262Il suo destino personale o la sua dedicazione spirituale deciderà il suo corso futuro – se rimanere deliberatamente nell’ombra e evitare la notorietà che eccita l’opposizione, o accettare pubblicamente una missione e portare ispirazione ad una specifica forma di attività.
13.20.4.271Il suo compito è uno dei più vecchi nella storia umana – convincere gli uomini e le donne che vale la pena chiedersi: quali sono i valori ultimi della vita umana?
13.20.4.275,... “Iddio considera il dovere di proclamare il Suo messaggio come la più meritevole delle azioni” scrisse il profeta persiano Baha ‘u’llah. Quando un essere è totalmente impegnato in questo sforzo egli sentirà sempre di più che egli è parte di un movimento che è al di sopra dell’onda in arrivo...
13.20.4.275,Chiunque tramite la parola o il silenzio, tramite l'arte o l'esempio riesce a migliorare l'umanità o accrescere la conoscenza della verità più alta rende il migliore dei servizi. Nessun altra carità o filantropia è pari a tale elevazione delle creature che si dibattono – deliberatamente o involontariamente – verso una coscienza purificata, disciplinata e raffinata.
13.20.4.277La più nobile chiamata nella vita e la più utile vocazione è l’insegnamento filosofico.
13.20.4.278Il lavoro del filosofo con gli altri brilla al meglio nella sua funzione letteraria. Lì egli dona luce e guarigione, calma e speranza ai molti sulla strada, che non potrebbero mai sperare, a causa del lasso di tempo dopo la sua dipartita o della distanza nello spazio, di incontrarlo nella sua funzione di consigliere.
13.20.4.279“Uno studente appassionato può avere la più esile delle buone qualità, ma se riesce a comprendere prontamente la realtà – per quanto teoricamente – ed esporla agli altri, l'azione stessa dell'esporla lo aiuterà a impregnarsi con queste idee e la sua stessa mente assorbirà la loro verità. Ciò alla fine lo porterà ad attualizzare la Divinità entro se stesso.” Estratto da Tripura, un testo Sanscrito arcaico, tradotto in linguaggio moderno.
13.20.4.292,… A coloro che stavano più vicini a Gesù fu chiesto di predicare il Vangelo. Chiaramente, quindi, egli concepì la diffusione della verità come loro compito principale… In questo passaggio critico dell’umanità da un punto di vista vecchio ed esaurito ad uno più nuovo che ci confronta oggi, questo servizio è più che importante…
13.20.4.292,L’apprezzare queste verità è l’inizio della vita filosofica. La loro applicazione ne è la fine.
13.20.4.299La scoperta che la nostra esistenza come pure quella del mondo è come quella di un sogno non dovrebbe allarmarci, né permetterci di diventare poco pratici, non efficienti, non interessati nella vita e apatici nelle azioni. Poiché se preferiamo un sogno piacevole durante il sonno all'orribile incubo, così dovremmo provare a vivere questo nostro mondo di veglia nel modo più piacevole, più vantaggioso, di maggior successo possibile...
13.20.4.303,Quando ciò che egli riceve dall’interno dal livello intuitivo viene trapiantato all’esterno al livello effettivo, diventa completo.
13.20.4.305C’è un gratificante segreto intrecciato in questa ingiunzione a servire l’umanità. Chiunque si dona a questo servizio inevitabilmente riceverà un giorno un ritorno tipo boomerang, quando gli altri mostreranno una disponibilità a servire lui; poiché il karma è una legge divina che gli riporta qualsiasi cosa egli ha donato...
13.20.4.307,Un potere reale informerà le mani di coloro che agiranno su ordine del dio interiore, che giornalmente lo ammonisce: “Vai e vivi la Luce che trovi nel profondo dei recessi del tuo cuore per il bene degli uomini”.
13.20.4.308
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