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Se può portare se stesso a rinunciare al suo punto di vista abituale e cominciare a pensare come pensa il saggio, la sua battaglia sarà vinta senza spargimento di sangue…
3.2.6.1,He will have to learn the art of standing aside from himself, of observing his actions and analysing his motives as though they belonged to some other person. He may cease to practise this art only when his actions reflect the calm wisdom of the Overself and when his motives reflect its detached impersonality.
3.2.6.11Gli ostacoli che egli ha posto sul suo cammino possono essere rimossi da nessun altro se non da lui.
3.2.6.22L'uso creativo corretto di fede e volontà, esercizio e sforzo può far miracoli nel tirarci fuori dalla schiavitù, dalla cecità e dall'ignoranza della natura inferiore verso l'illuminazione, la libertà e la saggezza del Sé superiore.
3.2.6.31La pratica è il primo requisito. Giorno dopo giorno dobbiamo scavare nella nostra mente. Non si può imparare a nuotare solo dal libro stampato, né si può conoscere l'Io supremo soltanto leggendo qualcosa al riguardo.
3.2.6.32Chiunque persegua la Ricerca con lo stesso zelo con cui tutti perseguono le cose del mondo giungerebbe presto a intravvedere la sua meta.
3.2.6.41Esiste un’arma che possiamo prendere in mano che ci renderà indipendenti da un patrocinio esterno e renderci padroni del flusso e riflusso delle circostanze. Questo è il potere di una persistente volontà.
3.2.6.42Rendere il risultato dipendente solo dalla grazia equivarrebbe a negare l’esistenza ed il potere della legge universale della ricompensa. La necessità dello sforzo può essere ignorata solo da coloro che non riescono a vedere che esso svolge un ruolo indispensabile in tutta l’evoluzione, dal basso fisico allo spirituale più elevato.
3.2.6.44Se noi fossimo esseri statici, fissati e incatenati dalla Natura, niente varrebbe la pena di provare. Ma non lo siamo. Noi siamo centri dinamici d'intelligenza. La maggior parte di noi girano a bassa velocità. Tutti potremmo girare più velocemente. Alcuni di noi potrebbero addirittura girare ad alta velocità, perchè possiamo spronarci con la volontà per qualsiasi cosa. Nel silenzio del nostro cuore dobbiamo volere che una cosa sia fatta, e meraviglia, lo è. “Lo voglio” spinge l'uomo in avanti ed in alto, e l'insuccesso sprona verso ulteriori tentativi.
3.2.6.45Attraverso la nostra vita dobbiamo dimostrare, ed esemplificare con il nostro atteggiamento, non solo la verità delle idee che regolano la nostra mente, ma anche la potenza inerente a queste idee.
3.2.6.46La ferrea forza del suo proposito gli farà da scudo contro le tentazioni, l'intenso anelito della sua lealtà nei confronti della verità gli faranno scavalcare ostacoli e barriere. Egli sarà stupito di scoprire quanto sia facile per l'uomo che sa ciò che vuole conquistare la strada per arrivarci, se la sua volontà riuscirà a puntare direttamente al bersaglio.
3.2.6.47Il potere di entrare in comunione con l'Io supremo è dentro ognuno di noi, ma la maggior parte delle persone non si preoccupa di sforzarsi a curarlo e coltivarlo. Per cui di fatto non lo possiede.
3.2.6.49La ricerca è un tentativo deliberato di accorciare il passaggio dalla vita nell'io inferiore alla vita nell'Io Supremo. Per questa ragione concerne una costante disciplina delle azioni, sentimenti, pensieri e parole.
3.2.6.50Non c’è spazio per la letargia spirituale e per la pigrizia personale nella vita del neofita. Per prima cosa egli lavorerà senza sosta per il proprio miglioramento; quando questo è stato ottenuto, egli lavorerà incessantemente per il miglioramento degli altri.
3.2.6.51Crea un piano di vita ed eseguilo.
3.2.6.53Nulla fortifica di più la volontà che fare qualcosa tutti i giorni che segua la linea di intenzioni dichiarate a cui si oppongono abitudini e ambiente.
3.2.6.55Riprendere di nuovo a praticare tutti i giorni richiede una certa forza di volontà, una certa ostinazione nello scopo e un certo apprezzamento del suo valore...
3.2.6.57,Credere che tale grande compito possa essere ottenuto senza sforzo personale senza auto-controllo è solo prendersi in giro. E’ negare la dichiarazione biblica che solo ciò che essi seminano essi possono raccogliere.
3.2.6.61Questa è un'opera che richiede l'interazione tra due potenze – la volontà dell'uomo e la grazia dell'Io supremo. Compito della volontà è di impegnarsi in una misura di auto-disciplina, nel contempo di lasciarsi andare completamente al momento giusto.
3.2.6.62Dobbiamo porre la nostra anima sotto assedio. Se il forte della nostra mente viene attaccato con determinazione ostinata la vittoria ci è promessa. Ma l’assedio deve essere mantenuto fino al giorno in cui le porte verranno aperte.
3.2.6.67C'è buona speranza per un uomo, per quanto possa essere principiante, ma solo se è in grado di vedere i propri errori, se è il più duro critico di se stesso, se pone in essere uno sforzo continuo e persistente per rettificare la propria vita.
3.2.6.69,
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