The Library

La coscienza che è inerente al sé personale è il riflesso più pallido possibile di quella coscienza intensamente reale che è inerente all'Io supremo.
13.19.3.7Un errore che si commette troppo spesso è di credere che il livello ordinario di consapevolezza sia l’unico possibile. Una meditazione ben fatta è un modo di liberarsene.
13.19.3.9Il principio della conoscenza in ogni essere umano è in realtà la stessa cosa della sua coscienza spirituale e non una seconda cosa, ma egli interpone tante di quelle nubi di pensiero, sensazioni, emozioni e passioni Che raramente egli giunge a questa conoscenza…
13.19.3.11,La prima domanda è anche quella finale; è abbastanza breve, abbastanza semplice, eppure è la domanda più importante che qualcuno possa mai porre, a se stesso o ad altri. La domanda è: “Che cos'è la coscienza?” Chiunque riesca a seguire la risposta attraverso tutti i suoi livelli alla fine si troverà alla presenza della coscienza universale, altrimenti chiamata Dio.
13.19.3.32La nostra vita di veglia è in realtà una specie di sonno, da cui occorre svegliarsi; così come il sognatore si sveglia solo quando la sua stanchezza si è esaurita o quando qualcun altro lo sveglia, nello stesso modo anche noi ci svegliamo solo dalle illusioni della vita quando siamo esausti di tutti i diversi tipi di esperienze che abbiamo da varie incarnazioni, o quando appare un maestro a rivelarci la verità...
13.19.3.40,Il conoscitore non solo sa quando dorme che il suo mondo di sogno è solo mentale, ma sa pure da sveglio che anche il suo mondo di veglia è mentale.
13.19.3.43Dietro alla figura di sogno di un individuo torturato proiettata dalla mente di sogno sta il sognatore stesso. In realtà non sta subendo alcuna tortura. Nello stesso modo se un uomo torturato nel mondo di veglia potesse penetrare abbastanza in profondità nel suo proprio essere mentale, troverebbe la porzione più profonda della sua mente che ha proiettato quel suo sé di veglia e che pure non sta subendo alcuna tortura. Ma per ottenere questo dovrebbe essere in grado di allontanarsi dal punto di vista della veglia come riesce a fare, al risveglio, allontanandosi dal punto di vista del sogno. Ma non bisogna mai dimenticare che il sé della veglia, del sogno e del sonno profondo sono tre diversi punti di vista della stessa ed unica mente...
13.19.3.47,L’intelligenza che a volte risolve i nostri problemi nei sogni è di una qualità superiore di quella che normalmente li risolve durante le ore di veglia. E’ in realtà dello stesso ordine di ciò che chiamiamo intuizione.
13.19.3.54L'esperienza sensoriale del mondo dei sogni avviene senza alcun uso degli organi dei sensi del corpo. Ci danno l'esperienza del colore senza gli occhi e senza la luce; della forma, senza la mano che tocca e senza un oggetto esterno. Non puntano forse all'indipendenza della mente, alla sua realtà intrinseca, alla separazione delle sue sensazioni dalle cause fisiche?
13.19.3.57… è necessario fare una distinzione tra le diverse classi di sogno. Alcune sono drammatizzazioni di disturbi fisici ma altre sono messaggi simbolici provenienti dal sé superiore. Per cui la maggior parte dei nostri sogni è irrilevante, mentre alcuni sono significativi.
13.19.3.58,Il nostro io di sogno passa attraverso le esperienze dei cinque sensi ed eventi del tempo-spazio che potrebbero pienamente giustificare l’affermazione che il mondo dei sogni sia materiale. Eppure l’illuminazione ottenuta quando ci si risveglia totalmente prova che il mondo dei sogni è solo mentale.
13.19.3.70E’ possibile visitare nel sogno un posto dove l’individuo non è mai stato durante la sua vita presente nello stato di veglia. Non è uno scherzo della mente; piuttosto è uno dei poteri della mente quello di vedere o di essere anche distanti dal corpo.
13.19.3.83Il blocchetto e la matita sul comodino accanto al letto sarebbero meglio usati per le intuizioni con cui ci si risveglia dal sonno piuttosto che per le immagini che possono sopravvivere al sogno.
13.19.3.91E’ un attimo stupefacente quando egli si sveglia al fatto di stare sognando senza mai svegliarsi al mondo fisico. A quel punto egli è in grado di conoscere come fatto scientificamente osservabile che lo spazio misurabile attorno a lui, le sensazioni di resistenza e solidità sotto i suoi piedi, la durezza o morbidezza degli oggetti nelle sue mani non sono altro che creazioni mentali.
13.19.3.93...Cosa accade quando egli viene abbracciato dal sonno profondo e senza sogni? La risposta è che viene condotto alla fonte del suo essere per il rinnovamento delle sue forze fisiche, emotive, mentali e spirituali. Ciò che lo ha condotto lì è la Grazia.
13.19.3.94,Il sonno profondo senza sogni rimuove l’ansietà dalla mente poiché rimuove l’ego che ne soffre. Rimuove la stanchezza estrema dal corpo fisico perché il rilassamento totale della tensione conseguente all’assenza dell’ego permette alla forza vitale universale di permeare ogni singola cellula.
13.19.3.98Quando l’ego sospende il suo agire e cade –senza un oggetto per la sua coscienza o un corpo per il suo agire – nel sonno profondo, esso è tornato alla sua fonte. Allora regna il vero “IO”
13.19.3.107Con l’arrivo del sonno profondo ci ritiriamo in un mondo senza tempo, che ingoia e tiene in sospeso tutta la nostra esistenza passata e futura.
13.19.3.118Una volta ottenuta la realizzazione spirituale dell’Io supremo egli ogni notte si addormenta in essa, se il sonno è profondo e senza sogni, oppure la inserisce nei suoi sogni se non lo è. In entrambi i casi egli non si ritrae.
13.19.3.122Il saggio porta nel sonno la consapevolezza che aveva nella veglia. Può diminuirla fino ad un barlume, ma ci sarà sempre.
13.19.3.123,Se il ritorno notturno dell’uomo verso l’Io supremo fosse realmente totale e completo, egli non si sveglierebbe il giorno dopo nell’ignoranza spirituale. Piuttosto egli godrebbe in modo cosciente della pace e della presenza dell’Io supremo.
13.19.3.125Anche se il saggio con il sopraggiungere del sonno si ritira dalla consapevolezza della veglia, non si ritira da tutta la consapevolezza. Rimane un piacevole e pacifico senso di essere impersonale. In questo egli riposa per tutta la notte.
13.19.3.129Quando un uomo si addormenta totalmente, quando non sono attivi né pensieri né sogni egli si è ritirato ( o più accuratamente è stato ritirato) nel centro del suo essere. Non può andare al suo interno più profondamente. E’ totalmente solo con l’Io supremo ma, non essendo in grado di armonizzarsi con esso, non è attivo il principio di consapevolezza.
13.19.3.144Nel normale stato di veglia gli uomini sono ben consapevoli di non stare dormendo; ma nello stato di sogno essi erroneamente credono di trovarsi nell’altro stato. Alcuni, tuttavia, sono giunti ad un grado di sviluppo tale che sanno di star sognando, ed un numero ancora inferiore sa di trovarsi in un profondo sonno senza sogni. Questi sono i saggi.
13.19.3.148I momenti tra il sonno e il risveglio o tra la veglia e il sonno sono molto sensibili e molto importanti. Bisogna usarli per portare il pensiero all’ideale più elevato che si conosca.
13.19.3.149...A sera usa gli ultimi minuti del crepuscolo della consapevolezza prima di addormentarti a per un auto-miglioramento costruttivo. La forma migliore che questo può assumere nella tua attuale fase di sviluppo è di rilassarti a letto, vuotare la mete delle occupazioni del giorno, e fare dei suggerimenti definiti, concreti riguardo alle buone qualità desiderate e visualizza con l' immaginazione te stesso che metti in pratica quelle qualità desiderate. Oltre a ciò dovresti andare perfino oltre, e visualizzarti come già in possesso della Coscienza Superiore, intonato con la Volontà Superiore ed esprimente l'Equilibrio Superiore. Questi sarebbero come semi piantati nell'essere interiore che crescono durante il sonno.
13.19.3.150,Chiediti prima di addormentarti le domande che ti rendono perplesso e le risposte potrebbero essere lì, che ti aspettano, al tuo risveglio.
13.19.3.158In quei primi momenti in cui ci si risveglia dal sonno notturno noi potremmo entrare in uno stato celestiale privo di pensiero. Oppure, se non riusciamo ad arrivare così in alto, potremmo ricevere pensieri che ci orientano, ci dicono cosa fare, ci avvertono contro decisioni sbagliate, o ci predicono il futuro.
13.19.3.159Al momento del suo risveglio la mattina egli dovrebbe rivolgere la sua attenzione per alcuni minuti al pensiero della Ricerca. Se questo viene fatto fedelmente tutti i giorni diventa un utile esercizio con risultati eccellenti nelle ore successive.
13.19.3.160Risvegliandoti da una notte di sonno prendi il libro ispirato che tieni sul comodino per questo esercizio, e aprilo a caso. Il se superiore potrebbe guidarti ad aprirlo ad una certa pagina. Leggi il paragrafo o la pagina su cui il tuo sguardo si è posato e poi metti da parte il libro. Medita intensamente sulle parole, prendendole come messaggio speciale per quel giorno…
13.19.3.161,Se all’atto di addormentarsi egli invita il Sé superiore attraverso l’aspirazione, un giorno potrebbe scoprire che all’atto del risvegliarsi una voce interiore comincia a parlargli di cose elevate e sacre. E con quella voce vengono l’ispirazione, la forza e la volontà di vivere all’altezza di quelle cose.
13.19.3.162I Precetti di Platone ad Aristotele: “ Non ti addormentare fin quando non ti sarai posto tre domande: (a) Ho commesso qualche peccato? (b) Ho omesso incidentalmente un dovere ? (c) Ho lasciato qualcosa di incompiuto intenzionalmente?
13.19.3.163Metodo per addormentarsi di Su Tung-po, poeta e mistico: “Giaccio perfettamente immobile. Ascolto la mia respirazione e mi assicuro che sia lenta e uniforme. Dopo un breve tempo mi sento rilassato e confortevole. Si instaura uno stato di sonnolenza e mi addormento di un sonno profondo”.
13.19.3.167Alcuni che hanno ottenuto una certa esperienza nella meditazione si sono curati dall’insonnia, affermando la divina Presenza quando chiudono gli occhi di notte, nel letto, trattenendo tale affermazione.
13.19.3.171Esistono due tipi di coscienza, uno di momenti che passano eternamente, l'altro dell'eterno presente. L'uno è nel tempo e l'altro fuori del tempo. La persona ordinaria ne conosce solo uno; il saggio illuminato li conosce entrambi.
13.19.3.182Un uomo non lascia mai la Coscienza. Il mondo la attraversa sotto forma di percezione, cioè come idea. Qualsiasi cosa, oggetto o stato, può entrarvi oppure no, ma la Coscienza rimane sempre come la sua immutabile casa. Addormentato o sveglio, avvolto in se stesso o all'esterno, nel mondo, il suo essere essenziale rimane ciò che è. I suoi pensieri, i sensi o le impressioni, le sensazioni o passioni sono prodotti o proiettati da quello: esistono perché dipendono da esso e muoiono in esso.
13.19.3.183Non è stano che dopo una notte di sonno con sogni quando potremmo diventare un'altra persona, un altro personaggio nei nostri sogni, ci svegliamo comunque con la vecchia identità che avevamo prima del sogno? E non è altrettanto strano che dopo una notte di sonno profondo, senza sogni, quando ci dimentichiamo totalmente di quella identità precedente, siamo in grado di riprenderla immediatamente al risveglio? Come spiegare questi strani fatti? E' che in realtà non abbiamo mai abbandonata la nostra ipseità, sia in sogno che nel sonno profondo, non siamo mai stati altri che ciò che siamo in essenza, e che l'unico cambiamento che è intervenuto è stato un cambiamento del nostro stato di coscienza, non della coscienza stessa.
13.19.3.186
19 lug 2012
27 apr 2015
24 feb 2022
30 set 2011
20 feb 2015
26 feb 2016
10 nov 2014
25 giu 2019
29 nov 2014
8 nov 2020
8 apr 2016
9 apr 2015
22 mar 2015
16 gen 2015
3 feb 2016
23 apr 2019
25 nov 2018
22 lug 2019
5 lug 2015
23 feb 2020
17 nov 2017
30 mag 2015
26 mag 2021
8 set 2018
11 feb 2015
5 feb 2011
13 nov 2021
31 ott 2015
10 ago 2022
20 nov 2018
13 ott 2015
28 mar 2023
17 set 2016
4 ago 2018
11 dic 2012
3 gen 2013
17 dic 2012
The notebooks are copyright © 1984-1989 The Paul Brunton Philosophic Foundation
This site is run by Paul Brunton-stiftelsen · info@paulbruntondailynote.se