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Noi ci lamentiamo che non c'è risposta alla nostra preghiera per l'elevazione o la luce. Ma questo è perché abbiamo un non giusto approccio. L'intellettuale viene con la sua arroganza e l'artista con la sua vanità, e ogni uomo viene con il suo orgoglio. Il giusto approccio è stato descritto da Gesù: “Siate come bambini”; e allora saremo umili, ci sentiremo dipendenti, e cominceremo a mettere da parte l'ego. Con ciò si aprirà la porta all'Io supremo e la sua grazia comincerà a brillare.
12.18.3.1La necessità di auto-umiliarsi di fronte all’Io supremo che non è la stessa cosa che auto-umiliarsi di fronte agli altri uomini) è la più grande di tutte con un aspirante di tipo intellettuale…
12.18.3.2,Dobbiamo essere umili abbastanza da riconoscere quanto siamo imperfetti, ma istruiti abbastanza da riconoscere che la parte di noi ricoperta dall’ego è brillantemente divina.
12.18.3.4,E’ veramente rara la persona che può essere testimone dello stritolamento del proprio ego, senza mai dimenticare la sua origine divina, così che il suo equilibrio mentale non venga distrutto – che possa essere sollevato fino alle gloriose altezze dell’Io supremo eppure rimanere umilmente umano.
12.18.3.7Se la necessità di comunicare in preghiera o in meditazione con il potere superiore non è sentita dall’uomo, il suo intelletto potrebbe essere troppo potente o il suo orgoglio troppo forte.
12.18.3.10Il cuore orgoglioso dell’uomo deve umiliarsi prima che l’Io supremo gli si possa rivelare.
12.18.3.14Quando giungeremo a conoscere più pienamente e più realmente ciò che siamo, dovremo prostrarci, umilmente, in adorazione dal cuore di fronte alla Mente del Mondo.
12.18.3.18Egli deve cominciare con l’assioma che l’ego lo sta ingannando senza sosta, lo induce in errore, lo domina….
12.18.3.20,L’orgoglio spirituale è stato giustamente catalogato dai santi Cristiani come fonte di delusione, e come l’ultima delle trappole in cui l’eventuale santo possa cadere. Un uomo potrebbe essere santo abbastanza e ben auto-controllato, ma se nota questi due risultati con auto-compiacimento o piuttosto auto-congratulandosi egli fortifica immediatamente l’ego – pur trasferendo la sua eccellenza dagli aspetti materiali a quelli spirituali.
12.18.3.39Non lodare l’io per aver trovato Dio. E’ stata la Grazia che ha fatto succedere quella scoperta. Non è stato l’ego. E’ vero che il principiante ha bisogno di umiltà, ma è ancor più vero che l’uomo avanzato ha bisogno di ancora più umiltà.
12.18.3.42,L'umiltà, la sensibilità e il raffinamento emotivo sono qualità essenziali che debbono essere sviluppate. Ma ancora più necessaria è la pratica giornaliera dell'umile adorazione, della devozione e della preghiera.
12.18.3.43E’ necessario coltivare un’adorazione reverenziale, umile e avvolta nella preghiera per attirare la Grazia. Mettere da parte l’orgoglio, l’auto compiacimento, l’essere pieni di sé è indispensabile per assumere il giusto atteggiamento durante il culto. In questi momenti si può applicare direttamente la frase di Gesù “agite come dei bambini piccoli”.
12.18.3.44,L’umiltà è il primo passo su questa strada. Dovremmo renderci conto di quanto poco sappiamo in realtà quando ci troviamo di fronte ai grandi misteri della vita...
12.18.3.46,Essere umili significa essere disposti ad ammettere quel fatto irritante che le proprie manchevolezze caratteriali o d’intelligenza (e non quelle di qualcun altro) sono le principali responsabili per la maggior parte dei propri guai.
12.18.3.48Più in alto sale, più diventa umile. Solo che egli non esibirà la propria umiltà nel mondo, poiché essa non serve lì, e potrebbe perfino nuocere a se stesso e agli altri. Egli sarà umile nel profondo del suo cuore, dove è necessario, nel sacro luogo dove si trova di fronte all’Io supremo.
12.18.3.49Tali grandi verità richiedono grande umiltà nell’uomo che le riceve. Il bigotto o l’uomo con pregiudizi non l’hanno.
12.18.3.52Umiltà: vedere tutti gli uomini e le donne secondo lo Spirito Santo che si trova già in loro; ricordarsi sempre che l’immagine esterna è ancora in fase di elaborazione.
12.18.3.60Mantenendo l’umiltà dell’allievo e lo spirito investigativo del ricercatore egli aumenta la propria utilità come canale per aiutare gli altri.
12.18.3.61Più si avvicina la sua comprensione a questo più elevato Sé, più umile egli diventa e meno sarà portato a vantarsi di questa condizione fuori dal comune.
12.18.3.66Per l’uomo che ha un ego forte l’impostazione religiosa con la sua coltivazione dell’umiltà, la confessione dei peccati e la ridistribuzione delle emozioni dalla sua personalità sono la cosa migliore da raccomandare, se sono accompagnate dalle restrizioni della Disciplina Filosofica nei confronti dell’ego. Tuttavia, una persona normalmente si rifiuta di bere le medicine di cui ha più bisogno e quindi continua a rimanere coinvolto nei problemi che egli stesso ha creato.
12.18.3.69L’ego deve riconoscere la propria transitorietà, confessare la propria instabilità, per diventare così veramente umile.
12.18.3.74Troppo spesso l’uomo deve vedere schiacciato il proprio ego, deve essere sospinto verso la tristezza o addirittura verso la disperazione, prima di trovare la volontà di volgere la testa verso l’alto o piegare le ginocchia nella preghiera nei confronti della potenza invisibile.
12.18.3.88Quando la vita sembra perdere il suo significato, quando l’azione sembra vana e l’ambizione futile, quando la depressione ci assale come una nuvola oscura l’io inizia a sentire la propria impotenza, la sua dipendenza da forze che sono fuori da esso.
12.18.3.91
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