The Library
Uno scritto che esprime l’illuminazione dello scrivente ha la possibilità di iniziare il lettore…
9.14.4.134,Quando si è letta una frase ispirata la mente sensibile comprende che non sta più soltanto leggendo parole. Sta anche ricevendo la grazia della Presenza.
9.14.4.136Il modo di usare un libro di filosofia è di non aspettarsi di capirlo tutto al primo tentativo, e quindi di non scoraggiarsi se di frequente non si riesce a capirlo. Usando questo approccio di cautela egli dovrebbe prendere nota con attenzione di ogni frase o paragrafo che provochi una risposta intuitiva nel profondo del suo cuore (da non confondere con l’acquiescenza intellettiva nel funzionamento logico della mente). Non appena, e ogni volta, che questo succede, egli dovrebbe smettere di leggere, mettere momentaneamente da parte il libro e lasciarsi andare solo alle parole energizzanti. Lascia che esse lavorino su di lui a loro modo. Egli deve essere solo calmo e ricettivo. Perché è solo da questa risposta che egli potrà finalmente scoprire che una porta si è aperta verso il suo essere interiore e che una luce brilla dove prima non ce n’era. Quando passerà attraverso quella porta ed entrerà in quella luce, il resto del libro sarà facile da capire.
9.14.4.149Una parola detta o un libro scritto che passa per il carattere ordinario al suo sé migliore gli rende un servizio che potrebbe essere fugace o duraturo. Il risultato dipenderà da quanto egli seguirà lo stato d’animo evocato.
9.14.4.178La musica può esprimere l’esperienza mistica meglio del linguaggio; può parlare del suo mistero, della gioia, della tristezza e della pace molto meglio di quanto possano esprimere le parole. Lo stanco intelletto trova un tonico e le tormentate emozioni trovano conforto nella musica.
9.14.4.301Handel era un uomo malato e sofferente, vecchio e povero quando diede al mondo il suo massimo oratorio. Come ci riuscì? Sedette immobile, lo sguardo vacante nello spazio fino a quando il coro ispirato non esplose nel suo orecchio interiore, e poi scrisse febbricitante per ore senza sosta. Andò avanti così per tre settimane. Così nacque il Messia.
9.14.4.329La dedica alla Missa Solennis era “Possa il cuore parlare al cuore”. Questa è un’opera raramente suonata, e che mi muove in profondità quando l’ascolto, così reverenziale, così celestiale come è. Pochi sanno che Beethoven stesso considerava la Missa come la sua massima composizione. Sicuramente è la sua composizione più spirituale, perfetta espressione del collegamento tra l’uomo e Dio.
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14 mag 2020
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