The Library
Tra l'uomo ordinario che si prende così com'è, e il filosofo che fa esattamente la stessa cosa si trova il Ricercatore. Nel primo caso la visione è limitata, ristretta dal dover accudire alle necessità e alle richieste ineluttabili della vita di tutti i giorni. Nell'altro caso è stata raggiunta stabilmente la pace mentale, la sete di conoscenza è stata saziata e realizzata la disciplina del proprio essere. In mezzo ai due il Ricercatore non è soddisfatto di se stesso, ha un forte desiderio di diventare un essere migliore e più illuminato. Cerca di esercitare la propria volontà nella battaglia per realizzare il suo ideale.
2.1.1.4Se l’ Infinito Essere sta cercando di esprimere la propria natura entro le limitazioni di questa terra – cercando quindi di esprimersi anche attraverso di noi – è il nostro compito più alto di cercare e coltivare i nostri attributi più divini. Solo in questo modo possiamo realmente realizzarci. Questa ricerca e questa coltivazione costituiscono la Ricerca.
2.1.1.6Il significato interiore della vita non si rivela facilmente; deve essere trovato. Questa è la Ricerca.
2.1.1.10La ricerca che insegniamo è niente di meno che una ricerca per la conoscenza nella sua completezza e una ricerca per la consapevolezza di questo Sé Universale, una vasta impresa in cui sono impegnati tutti gli uomini, che ne siano consapevoli o no.
2.1.1.14La ricerca è solo il tentativo di alcuni pionieri di diventare consapevoli del proprio sé spirituale, visto che tutti gli uomini sono già consapevoli del proprio sé fisico.
2.1.1.19Si tratta di una ricerca per diventare coscienti della Coscienza, di esplorare l’ego e penetrare il mistero del suo potere di conoscenza.
2.1.1.20Il cammino segreto è un tentativo di stabilire una cosciente e perfetta relazione tra la mente umana e quella divinità che ne è la fonte.
2.1.1.21Quando un uomo passa da dalle motivazioni delle moltitudini riguardanti la ricerca di se stessi alle aspirazioni di ricerca dell'Io supremo del Sentiero, passa ad una cooperazione cosciente con l'Idea-Mondo divina.
2.1.1.22L'idea stessa di una ricerca riguarda un passaggio, un vero e proprio movimento da un posto ad un altro. Qui, naturalmente, il passaggio è da uno stato ad un altro. Si tratta di un viaggio sacro, per cui colui che lo compie è realmente un pellegrino. E come succede in molti viaggi sulla strada si potranno incontrare difficoltà, stanchezza, ostacoli e distrazioni, è vero! E anche qui ci saranno certamente dei pericoli, trappole, resistenze e anche nemici. L'intuizione del ricercatore e la sua ragione, i suoi amici, i suoi libri, la sua esperienza e il suo ardore si riveleranno come la sua guida sul cammino. C'è comunque un aspetto speciale da notare al riguardo: si tratta di un viaggio verso casa. Il Padre sta aspettando suo figlio. Il Padre lo riceverà, lo sfamerà, lo benedirà.
2.1.1.25E’ una lotta coraggiosa per la libertà, un nobile rifiuto di essere il fantoccio dell’ego o la vittima dell’io-animale, una fine decisione per vincere la forza a partire dalla debolezza
2.1.1.28Molti aspiranti credono erroneamente che la ricerca sia un movimento da un'esperienza psichica ad un'altra, o da un'estasi mistica ad un'altra. Ma in realtà si tratta di un movimento nella personalità, dall'animalità alla purezza, dall'egoismo all'impersonalità.
2.1.1.31L’essere mondano cerca di divertirsi. Non credere che l’essere veramente spirituale non cerchi anch’esso di divertirsi. La differenza sta nel fatto che chi lo fa in modo migliore, in modo più saggio.
2.1.1.35Questo è un obiettivo per le donne e gli uomini che può portar loro la realizzazione dei loro propositi migliori, la felicità di essersi liberati dalle loro catene interiori, e la calma del conoscere la propria anima.
2.1.1.36La Ricerca è una vera e propria rieducazione del sé, che porta a sua volta ad una nobile trascendenza del sé.
2.1.1.37Qual è il significato metafisico occulto della Ricerca? Forse che il sé infinito nell’uomo trova di non poter ottenere un’adeguata auto-espressione nella vita finita ed imperfetta del mondo. L’ego può provare quanto vuole, far quel che vuole, ma la felicità, la saggezza, la serenità e la perfezione che sono naturali attributi dell’Io supremo alla fine eludono ogni sua mossa. Quindi non esiste alternativa se non di lasciare andare la ricerca e l’aggrapparsi al mondo esteriore, e ritirarsi all’interno. Lì, a quel punto, profondamente all’interno del proprio essere, si troverà il cammino verso una soddisfazione duratura. Questa è la Ricerca che porta alla scoperta dell’Io supremo.
2.1.1.39La ricerca significa emozioni disciplinate e vivere disciplinato, aspirazione sostenuta e intuizione ben curata.
2.1.1.47Esiste un diverso tipo di esplorazione che attraversa i deserti, penetra la giungla, si arrampica sulle montagne e attraversa i continenti. Va alla ricerca dei nascondigli reconditi della mente umana, scala le vette più elevate della consapevolezza umana, e poi torna a riferire di strade e scoperte, a descrivere le mete ad altri in modo che anch’essi possano trovare la strada che conduce ad essi se lo desiderano.
2.1.1.50Gli insegnanti più elevati della razza umana ci hanno dato degli obiettivi e ci hanno insegnato i mezzi per raggiungerli.
2.1.1.59Chiunque giunga alla fine all'esperienza mistica della realtà del proprio Sé Superiore dovrà riconoscere l'infinito numero di modi in cui la natura per tutta la vita lo ha chiamato...
2.1.1.62,La Ricerca non dev’essere considerata come qualcosa di aggiunto alla sua vita. Piuttosto dovrebbe essere la sua stessa vita.
2.1.1.71E’ solo il principiante che ha bisogno di pensare alla ricerca come qualcosa di separato dalla vita comune, qualcosa di speciale, di distante, a parte. I più provetti sanno che deve diventare un vero canale per quella vita.
2.1.1.75Colui che sta alla soglia di questo Cammino sta per iniziare l'ultimo e il più grande viaggio, quello che continuerà fino alla fine dei suoi giorni. Una volta iniziato non c'è più possibilità di voltarsi indietro o disertarlo, se non per poco. E poiché è l'attività più importante e gloriosa mai intrapresa, le sue ricompense sono di pari misura.
2.1.1.78Il significato e il fine di tutto questo lavoro è di svegliare gli uomini a vedere alcune verità: che l’elemento intuitivo è tremendamente più importante dell’intellettuale, che pure è ugualmente coltivabile se perseguito attraverso la meditazione, che l’esperienza mistica è la più valida di tutte le esperienze, e che la ricerca dell’Io supremo è il tentativo più valido concesso agli sforzi umani.
2.1.1.80Se c'è qualcosa che vale la pena studiare da parte di un essere umano, dopo i necessari studi preliminari su come esistere e sopravvivere in questo mondo in maniera saggia e in salute, ciò è lo studio della coscienza dell'uomo - non un catalogo dei vari pensieri che si rincorrono al suo interno, bensì un'approfondita investigazione della sua natura in sé, del proprio puro essere senza cambiamenti.
2.1.1.81Prima di tutto nella scoperta dell'Io supremo, e in secondo luogo nella resa ad esso , l'uomo appaga il più alto scopo della sua vita su questa terra.
2.1.1.83L'imprenditore che non sa che la vera impresa per cui è stato messo sulla terra è di trovare l'Io supremo può guadagnare una fortuna e nel contempo sprecare tutta una vita. Il suo lavoro e la sua mente sono stati tenuti separati da quelli del suo Io supremo quando avrebbero potuto essere tenuti in soddisfacente armonia con Esso.
2.1.1.85Ogni uomo ha un'altra velata identità. Fino a quando egli non avrà trovato questo suo sé mistico, egli avrà fallito nell'adempiere la più elevata missione della sua esistenza.
2.1.1.86La vita offre all'uomo una varietà di interpretazioni, ma alla fine una sola accezione sorge sopra tutti gli altri ed è quello che gli rivelerà la verità riguardo alla sua relazione con Dio.
2.1.1.89Quando egli vede la vita intera, e quindi la vede giusta, egli capirà perchè Gesù disse “Cercate il Regno dei Cieli e tutto il resto vi verrà dato in sovrappiù” e perchè se dovesse insistere su un unico rinnovamento nella vita umana, questa dovrà essere la sua auto-spiritualizzazione. Se deve porre l'enfasi da qualche parte, deve essere sulla riscoperta dello scopo divino nella sua vita terrena.
2.1.1.90Gli antichi testi Sanscriti ci parlano del “ piccolo scopo” della vita umana e del “grande scopo”. Tutti conoscono il primo ma pochi conoscono l’altro; ancora meno sono quelli che cercano di realizzarlo.
2.1.1.91Se gli uomini soltanto sapessero quanto sia stupenda, quanto ricca, quanto soddisfacente sia questa vita interiore, non esiterebbero in istante a rinunciare a quelle cose che sbarrano la strada che conduce ad essa.
2.1.1.92Noi non comprendiamo la profondità del nostro essere, il mistero in cui esso è ancorato. Parlo dell’umanità in generale, non di quei pochi grandi esseri che hanno bandito l’illusione e l’ignoranza.
2.1.1.93Socrate: Io spendo tutto il mio tempo cercando di persuadervi, giovani o vecchi, di rendere la vostra prima e principale preoccupazione il benessere supremo del vostro io interiore.
2.1.1.95,Quale ideale più grandioso può esserci per un uomo se non di vivere continuamente nella parte superiore del proprio essere?
2.1.1.96Quando gli uomini acquisiscono dei giusti valori, sia riflettendo sulle proprie esperienze che ascoltando i loro profeti, essi riconosceranno questa verità – che niente importa veramente, se non la ricerca dell'Io supremo…
2.1.1.98,Quest’impresa della Ricerca è la più seria in cui si può impegnare un uomo. Dobbiamo trattarla come tale. Ma che questo non causi a nessuno di perdere il suo umorismo.
2.1.1.102Il fatto che solo pochi abbiano intrapreso questa ricerca non offre alcuna indicazione di quanto accadrà nel futuro. Se l'umanità potesse seguire qualsiasi altra strada per la propria auto-realizzazione, questa situazione potrebbe permanere. Ma non esiste altra strada.
2.1.1.104Egli ha bisogno di recuperare la sua relazione cosciente con l’Io supremo: quella subconscia non viene mai persa.
2.1.1.110Che vantaggio potrà mai esserci per un uomo se ascolta un migliaio di conferenze, se legge migliaia di libri ma non ha trovato il suo Io supremo?Il neofita deve avanzare verso il passo successivo e cercare di realizzare nella propria esperienza ciò che gli viene raffigurato dal suo intelletto...
2.1.1.111,Il significato profondo dalla nostra vita non è stato messo davanti ai nostri occhi. Dobbiamo scavare per cercarlo, con molta pazienza e molta perseveranza.
2.1.1.115Il primo dovere di ogni uomo, che ha precedenza su qualsiasi altro, è di divenire conscio del suo Io supremo. Questo è il dovere più alto e tutti gli altri dovranno inchinarsi davanti ad esso...
2.1.1.117,Ciò che un uomo vede e pensa è solo una consapevolezza carpita dalla parte più superficiale di se stesso. C'è un essere più profondo – in realtà la parola “parte” in questo caso è del tutto inappropriata – la sua vera essenza, la più grande Coscienza da cui emergono pensieri ed emozioni per la durata della loro vita limitata. Trovare ciò, e saperlo, è un dovere che un giorno dovrà compiere.
2.1.1.118La ricerca della verità diventa, per un uomo del genere, né un hobby per il tempo libero né una curiosità intellettuale, ma un’urgenza morale trainante.
2.1.1.119Più profondamente comprendiamo la natura dell'uomo, più affidabilmente saremo in grado di comprendere il dovere di un uomo.
2.1.1.120L'uomo può giungere alla conoscenza personale secondo cui esiste un potere invisibile da cui deriva l'intero universo, incluso egli stesso. Ma la pianta o l'animale non possono giungere a questa conoscenza. Qui vediamo cosa significa evoluzione e perchè è necessaria.
2.1.1.125La domanda più importante che un uomo possa fare – chi è e perché è qui – deve trovare risposta prima che la sua vita trovi il proprio corso…
2.1.1.126,Ogni vita nel corpo di carne rappresenta un'opportunità per ottenere la realizzazione spirituale poiché l'uomo può scoprire la propria divinità nel modo più pieno solo durante lo stato di veglia.
2.1.1.128Quando l'uomo si risveglia ai suoi sensi più veri riconoscerà che egli ha un unico problema: “Come posso entrare nella consapevolezza e unità con il mio vero Essere?”..."
2.1.1.130,Gesù: “ Cercate prima il Regno dei Cieli e tutto il resto vi verrà dato in sovrappiù” e “a colui che ha [l’illuminazione] verrà dato [ciò di cui ha personalmente bisogno]”.
2.1.1.130,Più giovane è l’età in cui un uomo comincia gli studi e la pratica, meglio è per lui. Essere nato in una famiglia dove questi già prevalgono è avere veramente un ottimo destino. Ma per quanto tardi chiunque possa giungere ad essi, non è mai troppo tardi...
2.1.1.132,Non è mai troppo tardi in qualsiasi momento della vita, anche in vecchiaia, raggiungere una posizione ferma sul cammino spirituale ed ottenerne le sue soddisfacenti ricompense.
2.1.1.134Alla fine dobbiamo tutti rivolgerci alla Fonte interiore di tutte le nostre migliori fonti umane, al Guru di tutti i Guru, all’Io supremo. Re allora perché non adesso?
2.1.1.135ORA è il momento di praticare la filosofia, di schiacciare l’ego e di pensare in maniera positiva.
2.1.1.136Fin quando un uomo non conosce la parte più importante di se stesso e la parte maggiore dei suoi possedimenti, fino ad allora egli rimarrà il cieco creatore delle proprie miserie il giocattolo ingannatore delle proprie banalità.
2.1.1.140Se scegliamo di essere eternamente occupati in problematiche, affari e piaceri esterni, se non ci volgeremo amorevolmente verso l’unica direzione in cui ci dovremo rivolgere se vorremo contemplare il nostro sé divino, allora sarà inutile dar la colpa alla vita, a Dio o alla sorte della nostra infelice cecità.
2.1.1.141Coloro che preferiscono l’opinione del proprio ego alle intuizioni impersonali dell’Io supremo rimangono nell’oscurità dell’ego.
2.1.1.142Il vero mistico è sempre soddisfatto quando apprende che un individuo ha intrapreso seriamente la ricerca spirituale. Egli sa che nient’altro nella vita potrà dargli una tale soddisfazione, soprattutto in questi tempi di crisi a livello mondiale quando la necessità di aiuto interiore è grande come mai prima. Oggi non può esservi alcuna forma di vera o duratura sicurezza dall’esterno.
2.1.1.148E’ vero che la proprietà, i soldi, i possessi da’ alla maggior parte degli uomini un senso di sicurezza. Ma ciò dipende da essi, ed essi portano ansietà, preoccupazioni ed anche paure, insieme al loro conforto e supporto. Essi hanno ancora bisogno di trovare o di aggiungere una sicurezza personale che è indipendente da questi fattori esterni, che è personale. Ciò può venire solo dall’interno…
2.1.1.150,Milioni di altri esseri umani sono venuti al mondo e dopo un’esistenza relativamente breve sono scomparsi. Egli non sarà un’eccezione: verrà anche il suo turno per scomparire. Il pensiero, di fronte a questo fatto terribile, o si dispera o trova rifugio nelle speranze della religione, oppure decide di di cercare la verità dietro a questo tremendo dramma cosmico.
2.1.1.152E’ meglio accettare la solitudine del ricercatore dell’auto-compiacimento dell’uomo di mondo che vive senza alcuna comprensione dello scopo interiore della vita.
2.1.1.153La risposta provocata in te dall’entrata di queste idee determinerà il tuo futuro.
2.1.1.156Soffriamo di stagnazione e immaginiamo che l’esistenza nell’intelletto e nel corpo siano sufficienti; non lo sono. L’enfasi primaria deve essere posta sul principio vivente del nostro essere, il sé centrale che crea sia il corpo che l’intelletto.
2.1.1.157Il procurarsi soldi, il guadagnarsi da vivere, ottenere il successo professionale o negli affari hanno il loro giusto posto nella vita e dovrebbe essere accordato loro, ma – in raffronto al compimento dell’aspirazione spirituale – dovrebbero essere considerati come aventi un posto abbastanza secondario.
2.1.1.159I traguardi del progresso sono traguardi immaginari. C'è solo un traguardo che è innegabilmente reale, completamente certo, autenticamente vero – e che è immutabile, eterno. Eppure è quello che sfugge all'umanità!
2.1.1.162L'uomo come scienziato ha messo sotto osservazione innumerevoli oggetti sulla terra, nel mare e nel cielo. Li ha esaminati in maniera minuziosa. Ma l'uomo in quanto tale si è osservato in maniera superficiale. Ha limitato il suo scrutinio prima al corpo, e poi su quanto si può trovare attraverso il pensiero. Eppure esiste un livello più profondo, dove si può trovare un sé più profondo e nascosto.
2.1.1.164Egli scoprirà che non basta considerare buono solo ciò che è favorevole alla sua vita fisica. Deve completare quella definizione e a volte perfino contraddirla aggiungendo ciò che è favorevole alla sua vita spirituale.
2.1.1.165Nella vita non c'è niente di più importante della Ricerca, e arriverà il momento in cui lo studente scoprirà inoltre che non c'è niente di più gradevole. Ciò è inevitabile in una Ricerca la cui natura essenziale è di infinita armonia e di pace senza pause. Nessun oggetto mondano, nessuna persona o piacere potrà mai offrire la soddisfazione che si esperimenta nell'unione con l'Io supremo.
2.1.1.166Non sono le necessità animali e la loro gratificazione ma la realizzazione delle nostre divine possibilità che sono la giustificazione recondita della nostra presenza in questo mondo.
2.1.1.167La ricerca senza fine della felicità personale che esiste presso ogni uomo è giusta, ma generalmente è sbagliata la direzione lungo la quale si cerca quella soddisfazione. Poiché tutti gli oggetti e esseri esterni possono concedere solo una soddisfazione transitoria ed imperfetta che non potrà mai essere equivalente alla felicità senza interruzione della vita nell'Io supremo.
2.1.1.168Un'esistenza che non ha scopi più elevati di quelli prettamente fisici, o attività più nobili di quelle meramente personali, nessun riferimento interiore ad un proposito spirituale, deve fare affidamento solamente alle sue piccole risorse. Essa non è riuscita a trarre beneficio dal proprio collegamento alla potenza dietro all'universo.
2.1.1.169Nessuno di coloro che hanno veramente messo alla prova la vita filosofica per un tempo sufficiente potrà poi disertarla...
2.1.1.171,Noi siamo considerati gente strana perché turbiamo il nostro pensare con la ricerca di una verità intangibile. Ma ai nostri critici non viene mai da pensare che è molto più strano che essi continuino a vivere senza mai sostare a chiedere se c’è un qualsiasi scopo nel vivere.
2.1.1.174Viene un tempo nella crescita intellettuale di un uomo quando sa che deve mettere da parte le banalità della vita e venire a patti con le richieste fatte dalla sua natura più elevata.
2.1.1.175Porre i propri scopi in armonia con lo scopo dell’universo è la cosa più sensata che egli possa fare. Quindi non esiste niente di non pratico, irrazionale o eccentrico nella Ricerca…
2.1.1.177,Il momento in cui diventiamo convinti che la vita universale abbia uno scopo superiore alla mera riproduzione della specie, in quel momento la nostra vita individuale assume un significato superiore, un significato glorioso.
2.1.1.178L’importanza di quest’opera è ignorata dalla maggior parte della gente e sconosciuta a molti…. Ma se riuscissero a comprendere che essa penetra fino alle fondamenta del vivere umano e ha ripercussioni sulla risoluzione dei problemi umani, potrebbero essere meno arroganti nel loro atteggiamento nei suoi confronti.
2.1.1.184,Chiunque, grazie a questa ricerca e alla pratica, realizza la divina presenza, lo fa non solo per se stesso ma anche per tutti gli altri nella sua piccola parte di mondo affidato alle sue cure.
2.1.1.187,Quanto realmente conta è come uno vive la propria vita. Ma le attività del piano relativo non costituiscono tutto ciò che c'è ella vita. La coscienza sorge da un piano che si trova dietro la mente, e questa regione, come il mondo esteriore, deve essere esplorata insieme a guide competenti - le sue possibilità e benefici pienamente rivelate da ogni individuo per se stesso. Il vivere comincerà a rispondere al suo scopo quando la propria vita esteriore verrà motivata, guidata, ed equilibrata dai frutti delle proprie scoperte interiori.
2.1.1.191Egli non è solo un attore che recita una parte sul palcoscenico del mondo. Egli è anche qualcuno che deve imparare a vivere nel centro immobile del suo essere.
2.1.1.194Tutta la nostra vita sulla terra alla fine altro non è che una sorta di preparazione per questa ricerca.
2.1.1.197Non è mai troppo tardi in qualsiasi periodo della sua vita, anche nella vecchiaia, per ottenere una posizione ferma sul cammino spirituale ed ottenere le sue ricche ricompense.
2.1.1.2134
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